AB SICAV I - Select US Equity Portfolio, asset allocation dinamica tra titoli ciclici, difensivi e a crescita secolare

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Il 2018 potrebbe essere un anno positivo per i titoli ciclici, anche se sarà fondamentale individuare titoli di qualità e con valutazioni non troppo elevate. È di quest’avviso Kurt Feuerman, portfolio manager di AllianceBernstein e gestore del fondo con rating Consistente AB SICAV I - Select US Equity Portfolio. “Nel corso del 2018 assumeremo posizioni più ampie in settori ciclici come il finanziario, industriale, dei materiali e su una selezione di beni di consumo discrezionali. Allo stesso tempo, le azioni growth non appaiono sopravvalutate se si considera la frenesia che si continua a respirare”.

Il comparto, che si è aggiudicato il rating Consistente Funds People per il terzo anno consecutivo, ha chiuso il 2017 con una performance positiva del 7,4%. “La nostra migliore decisione dello scorso anno è stata quella di ridurre l'esposizione verso i titoli ciclici già a inizio 2017, spostando la nostra attenzione su azioni di crescita secolare e difensive. I tassi si stavano alzando, così come le pressioni inflazionistiche, ma abbiamo realizzato molto presto come continuassero ad esistere dei fattori che fungevano da zavorra al rialzo dei tassi durante il ciclo attuale. Infatti, nonostante la solidità dell’economia statunitense, il rafforzamento di quelle estere e la risalita dei prezzi del petrolio, il mercato obbligazionario ha continuato a correre, spingendo i tassi di interessi ancora più in basso”, speiga il gestore. Tuttavia, l’esposizione a titoli difensivi e a crescita secolare è stata una delle principali fonti di alpha dello scorso anno, che ha consentito al team di gestione di posizionarsi su alcuni dei player più performanti.

Strategie di investimento e asset allocation

Il comparto è gestito secondo un approccio bottom-up basato su un’attenta analisi dei fondamentali. Il fondo investe prevalentemente in azioni di società a media e grande capitalizzazione con elevato potenziale di crescita nel lungo termine, ma anche in maniera opportunistica in small cap statunitensi o straniere (entro un limite del 10%). “Ci concentriamo su società che mostrano un forte potenziale di crescita su un orizzonte temporale di 3-5 anni, un management solido, un modello di business trasparente, una forte generazione di cassa che possa accrescere il valore per gli azionisti (dividendi, buyback o acquisizioni) e che operano in settori con elevate barriere all’ingresso”, dice Feuerman. Inoltre, il team di gestione prende in considerazione altri fattori che sono in grado di sostenere i prezzi dei titoli come i punti di flesso sui trend degli utili, l’espansione dei multipli guidata da un cambio di sentiment degli investitori o azioni manageriali in grado di 'sbloccare' fonti di valore.

Il comparto viene gestito secondo una logica unconstrained, dove il peso dato a ciascun settore deriva dall’attività di stock selection e non da un’esplicita decisione di comparto. “Non definiamo le nostre posizioni come underweight o overweight, bensì in termini di categoria, ovvero titoli ciclici, difensivi o a crescita secolare”. Il portafoglio risulta relativamente bilanciato: la suddivisione vede i titoli ciclici al 48%, quelli con una crescita di lungo termine al 33% e i difensivi al 19% (al 28/02/2018). L’asset allocation viene modificata in modo dinamico sulla base di fattori economici, di mercato e connessi alle singole società.

Gestione del rischio

L’uso di strumenti derivati all’interno della strategia Select US Equity è limitato. “In alcuni casi, usiamo certificati total return swap per guadagnare un’esposizione lunga su un titolo. Generalmente, comunque, non utilizziamo derivati come strumento di hedging”, spiega il gestore. Tuttavia, la gestione del rischio ricopre un ruolo chiave nel processo di investimento. “Nonostante un approccio di lungo periodo, adattiamo attivamente il portafoglio in modo da poter gestire i fattori di rischio sia a livello di singolo titolo che di portafoglio stesso. Crediamo che questo ci permetta di identificare le opportunità di investimento più interessanti, mitigandone i rischi, in modo da ottenere una performance più regolare, con un ritorno aggiustato per il rischio superiore”, conclude.