A far ripartire Marzotto SIM è stato chiamato Antonio Chiarello

Antonio_Chiarello
Immagine concessa

Marzotto SIM, investment house che ha il suo focus nei servizi di wealth management e capital market, punta a rafforzarsi sul mercato e a incrementare l’attività di gestione di patrimoni della clientela dai grandi portafogli. È così arrivato nel gruppo, che ha sede in corso Como a Milano, Antonio Chiarello nel ruolo di consigliere delegato e direttore generale. Il nuovo ingresso ha un passato nell’asset management e nel private banking, è stato dg di UBS Alternative Investments SGR e, parallelamente, head of institutional & alternative business con focus sulla clientela istituzionale italiana e nel 2010 ha fondato Antirion SGR, società di gestione del risparmio indipendente. Chiarello, appena insediatosi, sta lavorando sul piano industriale che, con ogni probabilità, dovrebbe riuscire a presentare agli azionisti già entro fine anno.

È subentrato a Gianbattista Duso che ha lasciato un incarico, quello di amministratore delegato, durato poco più di un anno. Duso, ex Centrale Finanziaria Generale e ex Antonveneta, era arrivato, infatti, nell’aprile del 2013. Commenta Donà dalle Rose: “l’arrivo di Antonio Chiarello rappresenta per noi un passaggio importante. Grazie alla sua esperienza, alle competenze del team e al supporto della proprietà contiamo di raggiungere nei tempi previsti gli importanti e strategici traguardi che la società si è prefissata”. La compagine azionaria di Marzotto SIM è così composta: Andrea Donà dalle Rose & C. detiene il 52,79%, la Banca Popolare di Vicenza il 9,8%, Roberto Angeloni il 9,41% (che è anche il presidente oltre a essere titolare di uno studio legale con sedi a Roma e Milano), Faber Five s.r.l il 9,02% mentre il restante 18,98% è in mano ad altri azionisti. La volontà di rinnovamento non è nuova per il gruppo: nel 2011 c’era già stato un cambio di denominazione da Armonia SIM a Marzotto SIM dopo l’uscita di Fabio Arpe e del passaggio di proprietà alle storiche famiglie di imprenditori Marzotto e Donà Dalle Rose. Adesso è arrivato il tempo di un rilancio