A che punto è la cessione di Allfunds Bank

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Nico Cavallotto, Flick, Creative Commons

Tutto è iniziato a metà novembre dello scorso anno. A distanza di pochi giorni, Intesa Sanpaolo da un lato e Banco Santander dall’altro, annunciavano l’intenzione di vendere le quote detenute pariteticamente (tramite le controllate Eurizon Capital Sgr e Santander AM) in Allfunds Bank, leader europea nella distribuzione di fondi d’investimento per clienti istituzionali, con circa 250 miliardi di asset under management. Nei mesi a seguire, numerose sono state le manifestazioni d’interesse giunte agli advisor, Bank of America Merrill Lynch e Morgan Stanley, impegnati nella vendita della piattaforma.

Gian Maria Gros Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, non aveva fatto grandi anticipazioni sui tempi dell’operazione, ma aveva comunque parlato di una risoluzione abbastanza rapida. Quando il 13 gennaio si è chiuso il termine per la presentazione delle offerte, sembravano essere circa una ventina i possibili acquirenti. Una successiva selezione avrebbe poi portato all’individuazione di una rosa di pretendenti per Allfunds che, secondo indiscrezioni, sarebbe già stata scelta.

Tra i nominativi figurerebbero Permira, Legend Capital, Hellman & Friedman e un consorzio formato da Bain Capital e Advent International Corp. Le offerte definitive dovrebbero arrivare entro febbraio in modo da concludere l’operazione entro il primo trimestre dell’anno. Si tratta di un’operazione particolarmente rilevante per Intesa Sanpaolo dal momento che la partecipazione è in carico a 140 milioni nei bilanci di Eurizon Capital e la sua valutazione sul mercato si aggira intorno al miliardo di euro.

Per quanto riguarda il gruppo spagnolo, invece, qualche mese fa Santander aveva fatto sapere di stare lavorando con Warburg Pincus e General Atlantic (con i quali aveva raggiunto un accordo per il riacquisto del 50% di Santander AM) a possibili alternative per la vendita della sua quota in Allfunds Bank, tra le quali anche il collocamento in borsa. Proprio qualche giorno fa, però, l’ad del Banco Santander, José Antonio Álvarez, ha fatto sapere che il gruppo ha scartato quest’ipotesi e che l’operazione è ancora nella sua fase iniziale. “Prima che si chiuda passeranno mesi, non settimane o giorni”, ha affermato Álvarez.