Europa 2017, l'anno buono dei fondi indicizzati

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foto: autor Ilaria Coradazzi, Flickr, creative commons

Warren Buffett, considerato tra i più grandi sostenitori della gestione passiva, ne sarebbe soddisfatto: nel mercato europeo ETF e fondi indicizzati hanno segnato un momento molto positivo nel 2017. Secondo i dati di Morningstar, in attesa dei dati di dicembre, nei primi undici mesi infatti la raccolta è pari a 160 miliardi di euro, mentre il patrimonio gestito si attesta a quota 1.326 miliardi. Certo non siamo ancora ai livelli americani, dove quasi un terzo di tutte le masse gestite è oggi investito in fondi passivi. Tanto più che secondo Moody’s Investors Service il sorpasso sui fondi a gestione attiva è dietro l’angolo: tra il 2021 e il 2024.

Tutti poi ricordano la famosa scommessa del guru di Omaha, che nel 2007, convinto che un fondo indicizzato all’indice S&P 500 avrebbe battuto, su un orizzonte temporale di dieci anni, la media di cinque fondi hedge, propose scommise mezzo milione di dollari. L’unico a raccogliere la sfida fu Ted Seides, all’epoca manager di Protege Partners, una società di consulenza e gestione. Lo scorso maggio, ben prima che si arrivasse alla scadenza, Seides ha ammesso la sconfitta.

Nel Vecchio continente una scommessa del genere è ben lontana dal realizzarsi. Ma i dati sono in crescita e indicano una chiara tendenza. Tuttavia, i fondi che replicano un indice non hanno ancora raggiunto la maturità di mercato che hanno negli Stati Uniti e questo, come spiega Valerio Baselli, editor Morningstar in Francia e in Italia, “si traduce in un contesto più dinamico, che si può ritrovare, oltre che nei flussi, nei lanci di nuovi prodotti. Secondo i dati Morningstar, l’anno passato sono stati quotati in Europa 207 nuovi strumenti passivi, 58 fondi aperti non quotati e 149 ETP. Di questi, 31 sono disponibili anche su Borsa italiana”.

La tabella mostra i primi dieci fondi indicizzati per patrimonio gestito, registrati ultimamente alla vendita in Italia.

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Fonte: Morningstar, dati in euro al 5 gennaio 2018

Le asset class più gettonate nel 2017

Interessante è anche vedere, all’interno dei prodotti lanciati lo scorso anno, quale sia il focus privilegiato. Per esempio, la società di analisi conta un buon numero di fondi passivi sostenibili: 22 prodotti replicano indici che seguono criteri ESG, a conferma di quanto il mercato del risparmio gestito, sia passivo che attivo, stia guardando con sempre maggiore interesse all’impact investment e ad una finanza socialmente responsabile. Del nuovo paniere di fondi replicanti poi ben 68 sono classificati come smart beta.

Guardano poi alle specifiche asset class lo scorso anno sono stati lanciati più fondi azionari (122), dei quali 46 dedicati al mercato europeo o britannico. Sul fronte del fixed income invece ci sono state 42 nuove offerte e una tendenza verso le emissioni in euro (20). Infine nel 2017 sono stati quotati in Europa 19 fondi indicizzati esposti alle materie prime, 15 alternativi e otto bilanciati. Tra le società più attive nel 2017 il primato spetta a BlackRock con 28 nuovi prodotti passivi immessi sul mercato (tra cui 20 ETF iShares), seguito da Lyxor (27), Bnp Paribas (21) e da UBS e Source (14).