Un PIR anche per Allianz Global Investors

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Aaron Burden, Unsplash, Creative Common Zero

Alberto D’Avenia, country head Italia di Allianz Global Investors, lo aveva anticipato a Funds People solo pochi giorni fa e ora la notizia è ufficiale: una nuova classe del fondo Allianz Azioni Italia All Stars destinata ai Piani individuali di risparmio è già disponibile attraverso Allianz Bank Financial Advisors. Questa decisione conferma l’interesse di Allianz GI verso le PMI italiane che, attraverso una gestione attiva e un’attenta selezione fondamentale, offrono l’opportunità di investire in storie societarie vincenti, aziende spesso leader a livello internazionale che fanno dell’innovazione il proprio tratto distintivo.

Il team di gestione del fondo ha dalla sua un’esperienza ultra ventennale nell’investimento in società quotate in Borsa Italiana e adotta una filosofia ‘high conviction’, selezionando gli emittenti più convincenti tra le quotate italiane, caratterizzate da sostenibilità del modello di business, solidità dei risultati e un distintivo posizionamento competitivo. Il portafoglio del fondo include circa 50 titoli, trasversali ai principali settori rappresentati in Piazza Affari e capaci di contribuire alla generazione di un rendimento significativo nel lungo periodo. In particolare, almeno il 70% del portafoglio sarà investito in strumenti emessi da società italiane ed il 21% in strumenti di società non appartenenti all’indice FTSE MIB.

Allianz Azioni Italia All Stars nella classe qualificata per i PIR è riservato alle persone fisiche e prevede l’esenzione dall’imposta  sui redditi generati dall’investimento e dalle imposte di successione. Come definito dalla Legge di stabilità 2017, per beneficiare delle agevolazioni fiscali ciascuna persona fisica non potrà investire più di 30 mila euro per anno solare, con un tetto massimo pari a 150 mila euro, e dovrà detenere l’investimento per almeno 5 anni dell’investimento complessivo.

“Il lancio di questa nuova classe qualificata per i PIR consentirà agli investitori l’accesso alle potenzialità oggi offerte da Piazza Affari, un listino che registra un dividend yield medio del 3,5% e un rapporto P/E 2017 dell’indice FTSE MIB pari a 14, sottovalutato rispetto alla media del 15,5 del mercato europeo”, ha dichiarato D’Avenia. “Crediamo, inoltre, che il mercato italiano potrà, grazie alla solida base industriale e all’innovazione manifatturiera, beneficiare più di altri del positivo impatto derivante dalle tecnologie dell’industria 4.0, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla redditività delle aziende italiane”.