Trump al Congresso USA: "Un nuovo capitolo della grandezza americana"

Daniel Mennerich, Flickr, Creative Commons
Daniel Mennerich, Flickr, Creative Commons

Lo scorso 28 febbraio (1° marzo in Italia), Donald Trump si è presentato al Congresso USA dopo i suoi primi 39 giorni come presidente degli Stati Uniti. Nel suo intervento, il magnate repubblicano ha preferito l’uso di un tono ottimistico e, per la prima volta, misurato e il suo discorso si è focalizzato su come riuscire a scrivere un «nuovo capitolo della grandezza americana». In particolare Trump non ha introdotto nessuna novità rispetto a quanto abbia già promesso agli americani, ovvero un enorme taglio delle tasse per la classe media e una riforma che ridurrà le aliquote per le aziende, in modo che queste risultino ancor più competitive, affrontando anche la questione del lavoro, e facendo il punto su immigrazione e terrorismo. Il presidente ha quindi premuto il discorso sul come le sue riforme serviranno a spingere le imprese a non delocalizzare la produzione, offrendo appunto un taglio delle imposte e una riduzione drastica del numero di leggi che queste dovranno rispettare.

Secondo Trump le nuove leggi sull’immigrazione contribuiranno ad alzare i salari, ridurre la disoccupazione e aumentare la sicurezza del Paese, e ha ribadito, inoltre, che la costruzione del muro al confine con il Messico inizierà a breve, considerandolo “un’arma contro droga e crimine”.

La sensazione è che qualche cambiamento, a ben vedere, ci sarà. Le prevenzioni anti-immigrazione clandestina restano una priorità assoluta, ma gli Stati Uniti potrebbero orientarsi verso un’immigrazione selettiva, di persone qualificate e in grado di contribuire allo sviluppo dell’industria statunitense. Nelle parole del presidente infatti, non è mancato l’eco delle proteste della Silicon Valley, preoccupata di non poter più reclutare cervelli dall’estero. Tuttavia, essendo ben consapevole dei rapporti di forza di cui dispone, anche se ha confermato di voler aumentare le spese militari, di avviare i lavori in grandi infrastrutture e di mettere il suo Paese in prima linea, ha comunque evitato di precisare come agirà in concreto.