"Quello che attualmente si sta configurando per il prossimo anno è un contesto di crescita globale con luci e ombre, dove soprattutto l’Europa presenta le principali incognite", afferma Rossana Brambilla, responsabile fondi azionari Asia e paesi emergenti globali di Sella Gestioni SGR. 
"Alcune delle principali banche centrali manterranno un ruolo supportivo per le economie. Tra le aree emergenti riteniamo che l’Asia continuerà ad essere quella con i più alti tassi di crescita e l’India la favorita in termini di sorprese positive su crescita e cambiamenti strutturali".
Ed aggiunge "Per l’Europa Emergente e l’America Latina, e in particolare Russia e Brasile, si mantengono i maggiori interrogativi e a maggior ragione alla luce delle forti correzioni recentemente subite da materie prime e petrolio. Per il Brasile l’inflazione continua ad essere il principale freno alla crescita, per gli interventi di politica monetaria che richiede. Medio Oriente e Africa fortemente in balia degli sviluppi delle tensioni di vario genere e origine. Per quanto riguardo il comparto azionario, mediamente i Mercati Emergenti non hanno valutazioni elevate, tuttavia i paesi con le migliori prospettive si pagano cari. Riteniamo che selettivamente ci possano essere ancora buone opportunità di investimento".
Per Carlo Bodo, portfolio manager obbligazionario, "per quanto riguarda il comparto bond emergente, l’incognita maggiore del prossimo anno è rappresentata dal percorso di exit strategy che riterrà opportuno mettere in atto la FED. Se guardiamo all’ultimo periodo, il mercato non potrà dirsi impreparato, visto quanto è successo nel 2013 dopo l’annuncio del tapering, ma è chiaro che con tassi in risalita negli Stati Uniti l’andamento dei bond emergenti non potrà non essere impattato negativamente.
Detto questo, in termini di premio al rischio, il mercato obbligazionario emergente – sia governativo che corporate, in valuta forte – rappresenta ancora, nel mondo obbligazionario, una buona opportunità in termini di rendimento.
