Sarà il multi-asset a far crescere il business nei prossimi tre anni

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foto: autor Bisayan lady, Flickr, creative commons

I gestori di portafogli sono ottimisti per il futuro ma ritengono che il vero successo sarà determinato dalla capacità di investire in nuove risorse, dagli investimenti a lungo termine e dal giusto mix di talento, cambiamenti e strumenti. È quanto emerge dall’indagine targata State Street Corporation dal titolo “Frontline Revolution: The New Battleground for Asset Managers. Il gruppo State Street, quotato alla Borsa di New York, ha commissionato a FT Remark la realizzazione di un sondaggio che ha coinvolto 300 gestori a livello globale da aprile a maggio 2014. Gli intervistati erano equamente distribuiti tra Nord America, Europa e Asia-Pacifico e avevano in gestione almeno 5 miliardi dollari in asset per clienti retail e / o istituzionali.

Quanto emerge è che più di tre quarti dei gestori stanno avviando cambiamenti fondamentali nella propria strategia di business globale in risposta alle mutevoli esigenze dei clienti nei settori dell'innovazione, della distribuzione e delle soluzioni di front office. “Con la fine della crisi finanziaria, la crescita è ritornata nel mirino degli asset manager”, ha affermato Joseph Antonellis, vice chairman di State Street. “Sebbene quasi tutti i manager intervistati siano ottimisti circa la crescita del business nel corso dei prossimi dodici mesi, pochi credono di essere ben attrezzati per fornire ai loro clienti le soluzioni di cui hanno bisogno. Per colmare il divario di competenze, le principali aree di investimento per i prossimi tre anni includeranno risk analytics, performance analytics e data integration”.

Nel deattglio, il 48% degli intervistati ritiene che lo sviluppo di nuovi prodotti per i propri mercati di sbocco attuali offra le maggiori opportunità di crescita, il 24% che le opportunità possano derivare dall’aumento della quota di mercato dei propri prodotti nei mercati in cui sono già presenti e il 20% intende proporre i propri prodotti in nuovi mercati. E ancora, il 42% ha come obiettivo la crescita di nuovi segmenti di clientela, il 32% si aspetta di espandere il numero dei propri canali di distribuzione, il 47% punta ad espandersi in nuovi mercati nel corso dei prossimi tre anni, e di questi, il 60% si concentra sulle opportunità offerte dall’area Asia Pacific.

Ma quali sono le vere barriere all’espansione? L’85% sostiene che gli ostacoli normativi rappresentino la sfida principale nell’espansione in nuovi mercati. Il 55% crede che le sfide nella distribuzione impediscano di espandersi in nuovi mercati che sarebbero altrimenti molto interessanti. Il 67% degli intervistati nota che le soluzioni multi-asset rappresentano un importante fonte di crescita per il proprio business nei prossimi tre anni. Ciò riflette lo spostamento verso soluzioni di investimento focalizzate sui risultati per gli investitori. Tuttavia, il 74% crede che pochi manager siano in grado di eccellere in questo segmento.

Più del 90% degli intervistati è d’accordo sul fatto che solo chi sarà in grado di offrire il massimo grado di trasparenza avrà il vantaggio di attrarre nuovi asset”, ha continuato Antonellis. “Gli asset manager devono essere più lungimiranti e preparare un arsenale di strumenti e risorse che consentano loro di cogliere le opportunità di crescita in un contesto caratterizzato da maggiore specializzazione e da continue sfide. Ciò si può ottenere trasformando prodotti con esposizione a singoli asset in soluzioni maggiormente complete”.