Quando gli ETF obbligazionari raccolgono più di quelli azionari

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Daniel Rubio, Flickr, Creative Commons

Nel mese di giugno i flussi di mercato europeo degli ETF hanno continuato la loro tendenza al rialzo. Secondo il barometro mensile di Lyxor, i flussi netti sono stati pari a 8,5 miliardi di euro il mese scorso, aumentando il patrimonio totale in gestione a 578 miliardi, un dato in crescita del 12% rispetto alla fine del 2016. Di quel 12%, un 2% corrisponde all'effetto mercato. Il resto sono afflussi netti. Ma la cosa più significativa che è accaduta a giugno è che, per la prima dal settembre 2016, gli ETF obbligazionari hanno raccolto più di quelli azionari.  

Ecco cos’è successo sul fronte azionario...

Gli afflussi verso gli ETF azionari sono scesi a 4 miliardi di euro. I settori e i Paesi orientati alle esportazioni sono stati oggetto di massicce vendite in Europa a causa del forte apprezzamento dell'euro. In questo contesto, l'afflusso verso gli ETF azionari europei ha causato una marcata flessione a 860 milioni. Gli ETF azionari statunitensi hanno generato 392 milioni di euro, malgrado notizie macroeconomiche contrastanti.

Anche gli afflussi verso gli ETF globali sono scesi, toccando quota 634 milioni di euro. Sostenuti dalle valutazioni ritenute convenienti, gli ETF azionari dell'area Asia-Pacifico hanno registrato una forte crescita della raccolta, attestatasi a 866 milioni di euro. Gli ETF azionari dei mercati emergenti hanno evidenziato afflussi per 1,4 miliardi di euro, che si sono ancora una volta concentrati quasi esclusivamente sugli ETF privi di specifica focalizzazione geografica piuttosto che su quelli orientati su singoli Paesi.

I flussi verso gli ETF smart beta si sono attestati a 584 milioni di euro. Gli ETF generatori di reddito sono tornati in territorio positivo, con una raccolta di 181 milioni di euro, mentre gli ETF Value hanno subito un rallentamento a 294 milioni di euro.

....e cosa sul fronte obbligazionario

Gli afflussi verso gli ETF obbligazionari sono saliti a 4,5 miliardi di euro, il livello più alto da luglio 2016. Le obbligazioni societarie hanno continuato a registrare cospicui afflussi (1,8 miliardi di euro) favoriti dal perdurante rally delle emissioni societarie europee. Gli ETF sul debito dei mercati emergenti hanno attirato maggiori capitali in un contesto di persistente ricerca di rendimento (1,4 miliardi di euro). Gli ETF high yield sono stati oggetto di deflussi (-82 milioni di euro), mentre gli ETF sui Titoli di Stato europei hanno registrato afflussi per 824 milioni di euro.

Gli accenni a un tapering da parte di importanti banche centrali, le spinte inflazionistiche contrastanti e le incognite sulla crescita globale hanno costretto gli investitori a rivedere le proprie aspettative di normalizzazione. Negli ETF indicizzati all'inflazione sono confluiti 196 milioni di euro.

Infine, i flussi relativi alle materie prime sono divenuti negativi (-56 milioni di euro). In questo ambito, i deflussi si sono concentrati in particolare sugli ETF con esposizione diversificata alle commodity.