Private equity e private debt, ecco le nuove prospettive di investimento

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I mercati sono rimasti disorientati dal voto della maggioranza di uscita dall’Ue, vivono l’incertezza sull’esito delle prossime elezioni in Usa, del referendum in Italia e di una certa volatilità causata anche dalle tensioni geopolitiche, dei tassi bassi oltre che dalla divergenza delle banche centrali tanto che uno dei sintomi più caratteristici di questo inconsueto periodo è che gli obiettivi di prezzo e le idee d’investimento sono direttamente legati alle politiche di queste ultime. Occorre quindi essere flessibili per gestire un portafoglio, avere un approccio difensivo e puntare alla conservazione del capitale minimizzando le perdite. Come fare?

“In questo contesto di elevata volatilità dei mercati combinata a tassi di interesse ai minimi, per difendere i grandi patrimoni e ottenere rendimenti positivi diventa indispensabile aprirsi a nuove asset class che, in cambio di un allungamento dell’orizzonte temporale, siano in grado di far accedere i clienti all’economia reale attraverso investimenti in aziende non quotate sui mercati regolamentati ma capaci di creare valore”, chiarisce senza esitazione Saverio Perissinotto, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking, gruppo Fideuram ISPB.

Una divisione che si occupa di clienti dai grandi patrimoni, ovvero di almeno 10 milioni di euro, ai quali sono infatti destinati prodotti evoluti e personalizzati. Ecco che per rispondere a questa esigenza Intesa Sanpaolo Private Banking, in collaborazione con la nuova piattaforma Fideuram Alternative Investment (FAI), sta iniziando a proporre ai propri clienti HNWI prodotti all’avanguardia sul mercato italiano, che consentono l’accesso a nuove prospettive di investimento nei settori del private equity e del private debt a livello globale.

Precisa ancora il manager: “la piattaforma FAI punta a cogliere le crescenti opportunità di investimento presenti nel mondo delle imprese, restituendo al cliente private e HNWI un valore stabile su un orizzonte temporale di medio/lungo periodo a fronte di uno scenario economico caratterizzato, per le asset class più tradizionali, da aspettative di crescita globale contenuta, rendimenti bassi se non negativi ed elevata volatilità”. Economia reale, quindi. E clienti che posseggono una certa cultura finanziaria, dato che portano con sé buone opportunità ma anche rischi. Conclude Perissinotto: “allo stesso tempo, l’investimento nell’economia reale costituisce una fonte di valore per le aziende selezionate. È logico che stiamo parlando di prodotti che i private banker in regime di consulenza advisory rivolgono in particolare ai clienti HNWI che posseggano l’adeguata esperienza e conoscenza per comprendere la complessità, i rischi e le opportunità derivanti da questo tipo di investimenti”.