Pioneer, raggiunto l’accordo

shakinghands
foto: autor Nicola Corboy, Flickr, creative commons

Manca solo la firma ma l’accordo è cosa fatta. Si dà così il via al nuovo colosso del risparmio gestito frutto dell’integrazione delle attività tra il gruppo di asset management controllato da Unicredit e Santander Asset Management. E l’operazione consentirà di risolvere i problemi di Santander in territorio USA. Sarà costituita una holding controllata al 50% da Unicredit e al 50% da Warburg Pincus e General Atlantic, i due private equity che già partecipano a Santander Asset Management. Questa holding, che sarà la nuova Pioneer, controllerà il 100% di Pioneer USA e i due terzi di una società in cui confluiranno le attività di Santander AM e quelle di Pioneer nel resto del mondo. A Santander andrà il restante terzo della subholding.

Con l’unione delle masse gestite dei due gruppi, nascerà un gruppo da 400 miliardi, fra i primi dieci in Europa e i primi 30 al mondo. La nuova Pioneer, su cui confluirà il management e la gestione a tutti gli effetti del gruppo, curerà la collaborazione tra le due strutture. Pioneer USA, paese dove Santander non ha asset in gestione e dove Pioneer ha asset per circa 60 miliardi, continuerà così a far parte del gruppo e a offrire i sui servizi di gestione ai fondi Pioneer venduti nel mondo. Per Santander gli stress test negli USA hanno dato esito negativo per due volte a causa del suo assetto societario e sta trattando con i regolatori statunitensi una possibile soluzione.