per stile (inizia il 3)

lo scorso Giugno abbiamo inaugurato la mostraDon't Shoot the Painter. Dipinti dalla UBS Art Collection. In calendario alla GAM di Milano fino al 4 Ottobre, la mostra sta raccogliendo successo di pubblico e apprezzamento dalla stampa, che ne ha dato ampia visibilità in occasione dell'avvio e continua a proporla tra gli appuntamenti milanesi di maggiore rilievo. 

Perché questo progetto fosse ancora più speciale, abbiamo voluto renderlo parte delle iniziative di Community Affairs, da sempre incentrate sul sostegno all’educazione e all'imprenditorialità con finalità di inclusione sociale

A partire dal 3 Settembre e fino al 1 Ottobre, tutti i Giovedì dalle 19 alle 21 – previa iscrizione - sarà possibile visitare gratuitamente la mostra, accompagnati dal racconto di dieci ospiti molto speciali: Carmen, Daniela, Darius, Elvis, Fatima, Geanina, Lilly, Miriam, Sara e Zhaid.  

Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali è il nome del progetto, patrocinato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano e realizzato in collaborazione con Comunità Nuova e Connecting Cultures.  

L'iniziativa consiste nell’incontro tra le opere d’arte esposte e persone di varie etnie con differenti esperienze di immigrazione, che avranno la possibilità di offrire al pubblico nuove chiavi di lettura raccontando storie, emozioni e ricordi legati al loro vissuto e ispirati da alcuni delle opere esposte.  

Non a caso, il titolo richiama idealmente sia le opere che verranno raccontate nell’ambito delle visite, sia la sede dello Sportello Sociale di Comunità Nuova a Milanoin via Gentile Bellini, nel quartiere Giambellino.  

Una forma di narrazione che dall'arte contemporanea porta a una nuova modalità di incontro e scambio interculturale che ben si innesta nel contesto dell’esposizione. L'arte interviene come elemento di scambio interculturale, consentendo inoltre a questi “nuovi cittadini” l'accesso a luoghi ed espressioni artistiche per loro inediti. La contaminazione delle culture viene offerta al visitatore come valore aggiunto, grazie alla pluralità di linguaggi e all’ascolto di storie personali ad elevato contenuto sociale.  

In linea con gli obiettivi di tutte le iniziative di Community Affairs – per le quali vi rinnoviamo il nostro invito a comunicare la vostra disponibilità e partecipazione - le guide potranno capitalizzare questa esperienza a beneficio del proprio curriculum, proponendosi come mediatori culturali in altri contesti museali e verso altre forme lavorative.