PensPlan Invest, arriva il primo PIR territoriale

bolzano
foto: Xavier, Creative Commons, Flickr

Nuovo PIR per i risparmiatori. A lanciarlo stavolta è PensPlan Invest SGR, la società con sede a Bolzano, che lancia il Generation Dynamic PIR, un fondo comune aperto di diritto italiano, bilanciato azionario, rivolto al risparmiatore interessato ad un investimento di medio-lungo termine, in totale esenzione fiscale sul reddito prodotto. Il nuovo fondo, nello stile di PensPlan Invest,intende guardare con particolare attenzione agli strumenti finanziari messi dalle eccellenze operanti nella regione Trentino Alto Adige, forte anche dell'esperienza e del successo del fondo Euregio Minibond, uno tra i primi fondi di minibond avviati in Italia. Il portafoglio del fondo sarà comunque ampiamente diversificato ed estenderà il suo raggio di azione anche a livello nazionale ed internazionale.

"Crediamo molto nel successo del nuovo prodotto", ha detto il direttore generale Sergio Lovecchio, "l’interesse mostrato da diverse banche locali che si occuperanno del collocamento alla propria clientela ci dà ragione del percorso intrapreso nel nuovo piano strategico di focalizzazione della società su prodotti a favore dello sviluppo del territorio. Generation Dynamic PIR vuole pensare alla famiglia e alle generazioni future, un investimento di medio-lungo termine che favorisca lo sviluppo delle aziende, il futuro lavorativo per i nostri figli. Ci aspettiamo che nel Generation Dynamic PIR investano anche i fondi pensione, in particolare quelli operanti in regione, sia per il beneficio fiscale riservato a tali investitori e sia perché investire in aziende del territorio crea beneficio occupazionale per i loro aderenti attuali e futuri".

Il fondo rientra dunque nell'opportunità d'investimento a medio-lungo termine che abbina un’agevolazione fiscale all’investimento nell’economia reale: i PIR, introdotti dalla legge di Bilancio 2017 nascono infatti per convogliare il risparmio privato verso le aziende italiane (in particolare le piccole e medie imprese). La normativa infatti prevede che l’investimento sia destinato per almeno il 70% in strumenti finanziari emessi da aziende con stabile organizzazione in Italia e almeno il 21% in piccole e medie aziende, in modo da far crescere il mercato dei capitali in tale asset class e favorire lo sviluppo economico. Il risparmiatore per usufruire dell’agevolazione fiscale può investire con un limite di 30 mila euro per anno e fino ad un massimo di 150 mila euro e deve detenere l’investimento per almeno 5 anni.