Parte il fondo "Minibond PMI Italia" di Finint

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Finint ha avviato ufficialmente il fondo “Minibond PMI Italia”, primo fondo italiano che investe in minibond sul mercato italiano e tra i primi fondi dedicati allo strumento a concludere il primo periodo di sottoscrizione.

Con un patrimonio di 51 milioni di euro, Il fondo Minibond PMI Italia è pronto ad investire nel mercato ExtraMOT PRO, segmento professionale  del mercato ExtraMOT di Borsa Italiana per i nuovi strumenti di debito delle PMI italiane (quotazione di obbligazioni, cambiali finanziarie, strumenti partecipativi e project bond) a seguito dell’approvazione, da parte del Comitato Investimenti del Fondo, dei primi cinque investimenti che saranno emessi sul mercato prima della pausa estiva. 

Il team di gestione di Finanziaria Internazionale Investments SGR ha analizzato circa quaranta aziende italiane al fine di accompagnarle all’emissione dei minibond in cui investirà il fondo; i settori di riferimento sono quello dell’industria meccanica e manifatturiera di qualità, Food & Beverage, Branded Companies e Local utilities. 

“I cinque profili aziendali selezionati, precisa Vania Serena, gestore del fondo Minibond PMI Italia, fanno riferimento a realtà appartenenti a gruppi di medie-grandi dimensioni con un volume d’affari compreso tra 30 e 180 milioni di Euro. Il principale settore di attività è quello della meccanica, seguito dell’ engineering e del food & beverage e hanno sede principalmente nel Nord Italia, precisamente in Lombardia, Emilia Romagna e Marche, oltre che nel Lazio. Le aziende selezionate dal nostro team di gestione sono trasversalmente caratterizzate da una forte componente di vendite export, interessanti modelli di business e progetti di espansione, importanti previsioni di crescita e governate da un management team stabile”.

“L’avvio del fondo in concomitanza con i primi investimenti, conclude Mauro Sbroggiò, AD di Finint Investments SGR, è solo il primo degli obiettivi che ci siamo posti e nei prossimi 18 mesi contiamo di riaprire la raccolta per incrementare significativamente la dimensione del fondo così da costruire un portafoglio il più possibile diversificato”.