Opportunità di investimento: strategie absolute return

 Nell’attuale contesto di mercato il livello dei rendimenti estremamente contenuti porta ad identificare elementi di diversificazione rispetto alla componente obbligazionaria, ampiamente rappresentata nei portafogli degli investitori. L’investimento in prodotti azionari puri porta ad esporsi a fasi di elevata volatilità, pertanto è opportuno prendere in considerazione strategie absolute return alternative, con differenti 'motori' di performance, che permettano di partecipare in parte ai mercati, mirando a contenere la volatilità. 

Nel corso degli ultimi anni si è assistito alla nascita di fondi armonizzati alla direttiva Ucits focalizzati su strategie absolute return alternative, che offrono all’investitore un elevato grado di liquidità e trasparenza. Il contesto di mercato descritto sta favorendo la raccolta verso questo tipo di prodotti. Le strategie alternative rappresentano una opportunità d'investimento che sta generando maggiore interesse da parte degli investitori, sebbene occorra sempre ricordare il maggior livello di rischio rispetto a prodotti puramente obbligazionari.

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Nel contesto della normativa Ucits, come è noto, è possibile replicare quella parte delle strategie alternative che operano su sottostanti liquidi. Ai fini di implementare un portafoglio di fondi specializzato in strategie alternative in ambito Ucits raccomandiamo di affidarsi a strutture dotate di un solido processo di selezione dei gestori che costituiscono il portafoglio e di un processo di costruzione del portafoglio complessivo. Anche fondi/Sicav in ambito Ucits, infatti, necessitano di un accurato processo di due diligence. Aletti Gestielle SGR si è dotata negli anni di un processo di investimento strutturato che  provvede all’analisi delle Sicav target attraverso accurate due diligence mirate all’analisi sia del rischio strutturale che del rischio investimento; l’esito di tali verifiche viene formalizzato  in apposite schede di valutazione e segnatamente un report di due diligence sul rischio strutturale, inerente le tematiche relative alla struttura della sicav, l’analisi delle controparti utilizzate dalla stessa ed i processi operativi adottati, ed un report di due diligence sul rischio investimento, inerente le tematiche relative a team di gestione, strategia, stile di investimento, track record, risk management e trasparenza, con l’assegnazione di un rating interno per ognuna delle voci citate e di un rating complessivo. Come evidenziato in precedenza, oltre che un solido processo di selezione dei fondi target oggetto di investimento, altrettanto importante è la composizione del portafoglio per strategie e profilo di rischio rendimento dei singoli sottostanti selezionati in modo tale da offrire all’investitore un mix di portafoglio adatto per il proprio profilo di rischio.

 

Outlook positivo

Il 2015 è iniziato in maniera estremamente positiva per i mercati azionari, in particolare quelli europei. Le azioni delle banche centrali, ed in particolare il loro effetto sui cambi, stanno condizionando l’andamento dei mercati e potrebbero continuare a condizionarlo anche nei prossimi mesi. Ciò ha portato ad andamenti di titoli e variabili finanziarie condizionati più da movimenti di flussi che non da logiche legate ai fondamentali. Nel prossimo periodo, si potrebbe assistere ad una normalizzazione delle variabili finanziarie ed a un ritorno a logiche basate sui fondamentali che favoriscono i gestori di strategie alternative che estraggono valore da trade relativi più che da movimenti direzionali. Gli effetti della iniziale divergenza nelle politiche della banche centrali dovrebbe portare, inoltre, ad un incremento della volatilità.

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Alla luce di queste dinamiche, per il 2015 abbiamo un outlook positivo per la strategia Long Short Equity, con una preferenza per i gestori esposti al mercato europeo. Su quest’area ci sono le condizioni per una moderata ripresa economica dopo anni di crescita anemica e questo dovrebbe contribuire a fornire buone opportunità di stock picking su titoli esposti alla domanda domestica; inoltre, non dovrebbero mancare opportunità “short”; come già evidenziato, infatti, i differenziali sia valutativi che a livello di trend degli utili sull’azionario europeo sono significativi, favorendo pertanto i gestori appartenenti a questa strategia. Rimaniamo moderatamente positivi sulla strategia Event Driven, anche se pensiamo che in questa fase avanzata del ciclo di alcuni Paesi sia fondamentale concentrarsi su fondi che abbiano un portafoglio liquido e diversificato. Positivo anche l’outlook per la strategia Global macro che potrebbe sfruttare l’incremento della volatilità della variabili finanziarie. Meno positivo è il giudizio sulle strategie legate al credito, in particolare quelle direzionali: negli ultimi anni queste strategie hanno tratto beneficio dalla bassa volatilità e dall’andamento rialzista del mercato del credito, pertanto le opportunità su molte aree del credito sembrano ormai limitate. 

In sintesi, il contesto di mercato di tassi bassi facilita la ricerca di driver di performance alternativi che possano contribuire a diversificare il portafoglio degli investitori alla ricerca strumenti che puntino a dare una esposizione ai mercati contenendo la volatilità. La diffusione delle strategie alternative in ambito Ucits forniscono una risposta in tal senso. Il processo di selezione diventa un fattore chiave.