Multi Strategy, rendimenti positivi e volatilità sotto controllo

funadium
foto: autor funadium, Flickr, creative commons

In epoca di mercati incerti ecco emergere i fondi Multi Strategy, che cercano di allocare in maniera dinamica il proprio capitale sulle diverse strategie. La vendita di questo tipo di fondi comuni è spinta da banche e promotori un po’ perché dovrebbero riuscire a battere il benchmark in qualsiasi condizione di mercato sia perché sono generalmente molto remunerativi per chi li vende. Si tratta di fondi che mirano a un rendimento assoluto e che spaziano tra le varie strategie di asset allocation: massimizzare la crescita del capitale, indipendentemente dalla direzione dei mercati, con vincoli più o meno stringenti in termini di rischio. Lasciando comunque grande libertà al gestore, che quindi non segue alcun benchmark.

Da inizio anno, secondo una classifica elaborata da Morningstar, i primi tre fondi andati meglio sono l’AZ Multi Asset Flex A Eur Acc, il BNPP 4Italy Evolution II A/I e il Pioneer Abs Ret Mul Strg Gr E Eur Nd che hanno chiuso, rispettivamente, con una performance pari a 8,84%, 6,06% e 5,56%. Sul primo, la società fa sapere che “il comparto è alla ricerca di una valorizzazione del capitale nel medio-lungo periodo. L’asset allocation è flessibile e varia in base agli andamenti del mercato e alle opportunità, investendo in una vasta gamma di attivi globali con esposizione in azioni, obbligazioni e strumenti del mercato monetario. Il rating minimo degli strumenti obbligazionari in cui il Comparto potrà investire sarà pari ad almeno BBB-.

Tra gli italiani che sono in cima alla classifica ci sono anche il Soprarno Ritorno Assoluto A che ha messo a segno un +3,68% e il Pioneer Abs Ret Multi Strgy F Eur Nd. Quest’ultimo ha come obiettivo quello di “conseguire un rendimento positivo in tutte le condizioni di mercato investendo, direttamente o indirettamente, in un'ampia gamma di titoli di tutte le aree geografiche, inclusi i mercati emergenti. Questi investimenti possono comprendere titoli di stato o obbligazioni emesse da società con qualsiasi scadenza, titoli azionari, obbligazioni convertibili e titoli del mercato monetario. Il fondo può investire fino al 50% delle proprie attività in titoli azionari e fino al 25% in obbligazioni convertibili. Gli investimenti sono prevalentemente denominati in euro, in altre valute europee, in dollari americani o in yen giapponesi”.