MiFID II, la Consob avvia la consultazione sulle modifiche al regolamento intermediari

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LucasTheExperience, Flickr, Creative Commons

La Consob ha avviato una consultazione pubblica sulle ipotesi di modifica al regolamento intermediari per adeguarlo alle disposizioni della seconda direttiva europea in materia di prestazione dei servizi di investimento (MiFID II) e del relativo regolamento (MIFIR), entrambi in applicazione da gennaio 2018. Le modifiche proposte sono finalizzate all’esercizio delle deleghe contenute nell’articolo 28 del Testo unico della finanza (TUF) relativamente all’ingresso in Italia delle imprese di Paesi terzi diverse dalle banche. Il documento in consultazione contiene le modifiche al regolamento intermediari, necessarie a disciplinare il procedimento di autorizzazione relativo alle imprese di Paesi terzi diverse dalle banche, conformemente a quanto previsto dalla MiFID II, dal MIFIR e dal TUF.

I principali interventi riguardano:
- gli articoli del regolamento relativi all’albo delle SIM e delle imprese di Paesi terzi diverse dalle banche. Le modifiche concernono principalmente l’inclusione nell’albo tenuto dalla Consob delle imprese di Paesi terzi, diverse dalle banche, autorizzate dalla Consob a operare in Italia mediante stabilimento di succursali o in regime di libera prestazione di servizi ai sensi del predetto articolo 28, commi 1 e 6, del TUF;

- l’articolo 17, nel quale è stato disciplinato il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione a prestare servizi/attività di investimento sia mediante succursale sia in regime di libera prestazione di servizi;

- i nuovi articoli 21-bis e 21-ter nei quali, in ossequio a quanto disposto dall’articolo 47, par. 3, del MIFIR, sono state previste specifiche procedure rispettivamente per il caso a) della succursale di un’impresa di Paesi terzi autorizzata in Italia, che intenda prestare servizi/attività di investimento in regime di libera prestazione dei servizi in un altro Stato Ue e b) della succursale di un’impresa di Paesi terzi autorizzata in un altro Stato Ue, che intenda prestare servizi/attività di investimento in regime di libera prestazione dei servizi in Italia.

La consultazione si chiude il prossimo 8 novembre.