Mappa della distribuzione dei fondi cross-border nel mondo

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foto:flickr:creative commons

La distribuzione dei fondi cross-border continua a crescere. Lo rivela il secondo rapporto PwC Distribution Global Fund, dal quale si evince che l'offerta di fondi che vengono distribuiti in diversi paesi è aumentata l'anno scorso a 4.254 prodotti, con un incremento del 6% rispetto ai livelli del 2012. Tuttavia, questa tendenza al rialzo non è stata uniforme in tutte le regioni. Infatti, l’aumento del 7% ottenuto in Europa (4.306 fondi) e in America (9%)  è in contrasto con la riduzione registrata in Asia-Pacifico (-3%) e in Medio Oriente (-17%).

Del totale dei fondi cross-border, secondo il rapporto, che esistevano alla fine del 2013 in tutto il mondo, il 34% è venduto in tre o quattro mercati, il 31% è distribuito tra  cinque e nove anni e il 17% tra 10 e 14 mercati, cifre queste molto simili a quelli registrate nell'esercizio precedente. Dei 76.500 fondi transfrontalieri registrati in tutto il mondo, il 67% è domiciliato in Lussemburgo, mentre l'Irlanda si posiziona come il secondo indirizzo ufficiale nel mondo, con una quota di mercato del 19%. 

Per tipo di prodotto, poco più della metà dei cross-border (52%) sono fondi azionari, il 24% obbligazionari e l'11% multi-asset. Per quanto riguarda l’Italia, ci sono 4.232 fondi di questo tipo registrati, 122 in più rispetto all'anno prima, ossia un aumento del 3%.

Dei 71 paesi anallizzati, Franklin Templeton per secondo anno consecutivo è la società di gestione con più fondi registrati (50) nel maggior numero di paesi. Di seguito troviamo HSBC (43 paesi), BlackRock (41), BNP Paribas IP (38), Fidelity Worldwide Investment (37), Deutsche Asset & Wealth Management (32), Allianz Group (32) e J.P.Morgan AM (32).