La mappa della gestione di fondi in Scozia

Scozia
foto: autor _laura_, Flickr, creative commons

Archiviata la questione referendum, perchè non parlare di Scozia dal punto di vista dell'industria dei fondi? Anche se la City di Londra detiene lo scettro in termini di attività finanziaria, non dobbiamo dimenticare che Edimburgo conta su un centro finanziario di prima categoria con società, in molti casi, con centinaia di anni di esperienza nella gestione patrimoniale e un'amplia presenza nella Borsa londinese.

Nonostante molte società non abbiano voluto commentare le implicazioni della consultazione per il loro modello di business, è innegabile che il referendum tenutosi la scorsa settimana in Scozia le ha di nuovo messo in primo piano, soprattuto dopo un 2013 molto mediadico a seguito di grandi operazioni di fusioni e acquisizioni.

Tale è stato il caso di Aberdeen, che lo scorso aprile ha confermato il completamento del processo di acquisto e di integrazione alla sua gamma di fondi e di risorse umane di un'altra scozzese, Scottish Widows Investment Partnership (SWIP), che ha apportato 167 miliardi euro. Così, l'entità da presieduta Martin Gilbert è diventata la più grande società di gestione del risparmio indipendente in Europa, con 393 miliardi di euro in gestione. Un altro significativo processo di M&A all'interno dello scenario della gestione scozzese è stato l'acquisizione di Ignis (75,4 miliardi di euro di patrimonio gestito) da parte di Standard Life, con 247,12 miliardi di assets a livello globale, secondo dati al 30 giugno. L'ultima operazione significativa registrata nel 2013, anche se in misura minore, è stata l'acquisto di Evercore Pan-Asset da parte della Charles Stanley, una società il cui patrimonio ammontava a 25,46 miliardi di euro al 31 dicembre del 2013.

Esistono anche casi di società che sebbene siano state acquistate da grandi gruppi mantengono ancora il loro marchio e la loro sede in Scozia, come ad esempio il caso di Walter Scott. Questa società, fondata nel 1983 a Edimburgo, appartiene al 100% a BNY Mellon IM,  e fornisce servizi di gestione del portafoglio di titoli azionari globali e internazionali per clienti istituzionali in tutto il mondo, ma mantiene anche la gestione regionale, nazionale e dei mercati emergenti dalla Scozia.

Funds People ha realizzato una piccola guida delle società di gestione con sede a Edimburgo, ma con proiezione internazionale e maggiore patrimonio, considerandole attori chiave nell'industria dei fondi della regione che sono stati indirettamente coinvolti nel processo secessionista. Martin Gilbert, CEO e cofondatore di Aberdeen, dedica un breve commento all'esito negativo della votazione per l'indipendenza scozzese: "La campagna è finita e gli investitori britannici riceveranno positivamente la riduzione di incertezza vissuta negli ultimi mesi (...). Entrambe le fazioni dovranno unirsi per far sì che d'ora in poi Scozia avanzi unita, come leader mondiale in settori come il petrolio, il gas, il whisky e l'asset management e la questione ora sta nel far in modo che cresca il resto dell'economia potendo contare su un forte sostegno da parte dei politici di tutti i partiti . La Scozia ha davanti a sè un prospero futuro".

Ecco l'elenco delle più importanti società di gestione scozzesi:

Nome Patrimonio (in milioni di euro) Data Altre indicazioni
Standard Life 247.120 30/06/2014 -
Aberdeen 226.000 01/04/2014 -
Scottish Widows (SWIP) 167.000 01/04/2014 Acquistata da Aberdeen
Baillie Gifford 133.420 N.C. -
First State Investments Internationals 120.460 30/06/2014 Filiale di Commonwealth Bank of Australia
Isis AM 105.970 30/06/2014 Fusa con F&C
Ignis AM 75.400 30/06/2014 Acquistata da Standard Life
Kames Capital 65.000 30/06/2014  
Walter Scott 53.470 30/06/2014 Filiale di BNY Mellon IM
Brewin Dolphin 46.630 29/06/2014  
Kempen Capital Management 37.610 N.C.  
Charles Stanley & Co 25.460 31/12/2013  
Artemis Investment Management 24.400 31/08/2014
 

Fonte: elaborazione propria.