L'importanza di essere attore

Sono sempre stato appassionato di teatro. Il primo contatto con un attore professionista è stato proprio all’inizio della mia carriera lavorativa per un corso di public speaking. Sono rimasto subito affascinato da quanto possa migliorare la comunicazione con qualche semplice accorgimento e trucco. Ricordo ancora il filmato girato per correggere gli errori più grossolani sul mio modo di presentare.  Dopo i suggerimenti fu come passare dal giorno alla notte nel modo di porsi negli eventi di presentazione.

Poi, ho iniziato a frequentare un corso di teatro serale, rivolto a chi voleva iniziare una carriera attoriale, ma anche a chi voleva avere un’introduzione a questo mondo. Il caso aveva voluto infatti che prendessi casa proprio vicino alla sede della scuola che anni prima aveva organizzato il corso di public speaking.  Da lì sono seguiti altri corsi e altri approfondimenti. 

Quello che forse non è così palese è come la recitazione sia una disciplina completa: implica l’uso e il controllo del corpo, l’abilità di memorizzare testi, un uso appropriato della dizione, l’affinamento dell’osservazione di chi ci è accanto per avere spunti da portare nei personaggi e la capacità di ascoltare le altre persone sul palco. Non solo. Il teatro permette, dovendo interpretare qualcun altro, di capire fino in fondo le proprie potenzialità e i propri limiti, in una sorta di riscoperta di se stessi nel rapporto con gli altri. 

Molto di quello imparato si può poi inserire ed usare nella vita lavorativa di tutti i giorni, non solo nelle occasioni di public speaking, ma anche nel rapporto con i colleghi e tutte le persone con cui si viene in contatto per la prima volta. Gli studi di teatro permettono di facilitare il dialogo con l’altro partendo dal presupposto delle diversità di ognuno di noi: la comunicazione deve essere differente non solo a seconda del contesto, ma soprattutto a seconda di chi abbiamo di fronte. Il bravo attore ha il vantaggio di capire più velocemente le peculiarità delle persone con cui si interfaccia, osservando con grande curiosità e attenzione tutto ciò che lo circonda in ogni momento della giornata. 

Ora, quando posso, riprendo i corsi e scappo a vedere qualche spettacolo dove non solo mi gusto la storia, ma cerco di capire le difficoltà che ogni attore ha nel mettere in scena un personaggio e che soluzioni ha adottato. Senza contare che grazie al teatro si crea un legame profondo tra i colleghi della compagnia o del corso, che tra l’altro provengono da ambiti lavorativi diversi e da percorsi educativi e storie di vita molto variegati. Questo permette anche di staccare dal tradizionale ambito lavorativo della finanza e avere punti di vista molto diversi, senza pregiudizi.

Devo proprio ammettere che il teatro mi ha cambiato la vita: ho solo il rammarico di non aver iniziato prima.