L' importanza della corretta pianificazione finanziaria

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La volatilità dei mercati degli ultimi mesi ha riportato alla ribalta la centralità della corretta pianificazione finanziaria. 

 

Molti professionisti della consulenza si concentrano infatti sull' analisi dei mercati finanziari e sulla scelta e selezione dei migliori strumenti, lasciando in secondo piano ( nella migliore delle ipotesi), i temi della corretta pianificazione per scadenze, tolleranza del rischio e volatilità sopportata dai risparmiatori.

 

Si assiste in sostanza, tra i professionisti con cui mi trovo a relazionare nella mia attività quotidiana, un affollamento di esperti ( più o meno preparati ) nell' area che dovrebbe essere demandata ai gestori di portafoglio, e gli effetti sono deleteri per la redditività a lungo termine degli asset.

 

Un consulente dovrebbe essere, secondo la logica dei fatti, un esperto di pianificazione e di costruzione di allocazioni efficienti per le scadenze della necessità di spesa dei risparmiatori, di diagnosi ex ante e nel corso del tempo, di tolleranza alla volatilità e di rendimento atteso del risparmiatore.

 

Il gestore dovrebbe invece occuparsi di mercati finanziari e di scelte tattiche, anche perchè dovrebbe averne le competenze, o per lo meno il tempo a disposizione , per curare al meglio questa attività.

 

Se si dovesse giungere alla conclusione che i gestori utilizzati non sono in grado di ottenere benefici tangibili per i risparmiatori, ci si dovrebbe chiedere quali gestori siano invece in grado di generarli o in alternativa, rivolgersi verso gli strumenti a gestione passiva.

 

Seguendo il filo della logica, inoltre, non è sufficiente stabilire un' asset allocation personalizzata iniziale ma è fondamentale anche una corretta manutenzione della stessa nel tempo: un asset con un orizzonte temporale di 10 anni è tale infatti, solo il primo anno, poi va a decrescere, fino ad arrivare al nono anno quando l'orizzonte temporale sarà di un anno. Una corretta consulenza finanziaria non può prescindere da questo fattore.

 

La presenza di una corretta pianificazione per scadenze, obiettivi e rischi tollerabili, ha l'effetto di ricondurre i periodi di volatilità negativa ad un semplice evento della naturale evoluzione del portafoglio e consente di gestire l'emotività della relazione e dell' investimento del risparmiatore evitando scelte azzardate dettate dall' ansia e dalla fretta, da sempre nemiche delle performances di lungo periodo.