I motivi per continuare a investire nel mercato italiano

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Il mercato azionario italiano, dopo i rialzi delle ultime settimane, ha registrato una performance positiva dall’inizio dell’anno pari a circa il 18%. Per Giacomo Tilotta, portfolio manager di AcomeA SGR, "nonostante questa performance, nel medio-lungo periodo le potenzialità di crescita rimangono elevate". Tra i fattori che hanno maggiormente contribuito alla performance dell’azionario italiano, "quelli derivanti dalla elevata liquidità e dal miglioramento del contesto macroeconomico hanno più che compensato le incertezze legate all’evoluzione delle tensioni politiche inerenti la questione russa-ucraina, e alle trattative tra Unione Europea e Grecia" afferma il gestore. "Allo stesso modo, l’effetto netto positivo di questi stessi fattori, continuerà a sostenere le quotazioni del mercato italiano, anche se nel breve periodo potremmo andare incontro a delle fasi di volatilità".

Per quanto riguarda il contesto macroeconomico, il graduale miglioramento dell’economia italiana sarà un importante fattore a sostegno della ripresa. Difatti, "gli ultimi dati, pur in maniera graduale, hanno confermato la traiettoria di crescita verso cui si è incanalata la nostra economia, come testimoniato dall’ultima rilevazione sulla produzione industriale e agli indicatori di fiducia. La svalutazione dell’euro insieme alla debolezza del petrolio, inoltre, avranno un impatto positivo sull’andamento del PIL". La politica monetaria rimane un’altra variabile positiva. L’inizio del quantitative easing da parte della BCE produrrà effetti positivi sia attraverso il mantenimento dei tassi di interesse a livelli bassi sia attraverso la risalita delle aspettative di inflazione e di conseguenza della fiducia. Le attese di un prolungamento della svalutazione dell’euro, potrebbe trovare ulteriore supporto dalla politica monetaria espansiva della BCE.

Tilotta sostiene inoltre che "la politica italiana, pur tra mille difficoltà, sta mostrando dei segnali di discontinuità rispetto all’immobilismo e l’austerità che ha caratterizzato gli ultimi anni, ponendo l’enfasi sulla necessità di iniziare un processo di riforme che il mercato non ha ancora prezzato". "Le valutazioni - secondo l'esperto - rimangono molto interessanti perché al di sotto della loro media storica e non scontano del tutto le possibili dinamiche di crescita degli utili derivanti da un contesto economico di normalizzazione/crescita".

Alla luce delle ragioni evidenziate AcomeA SGR mantiene alta l'esposizione al mercato italiano (nell’intorno del 40% per il fondo AcomeA Europa e del 96% per il fondo AcomeA Italia, e proporzionalmente anche per gli altri fondi azionari investiti su questo mercato) con particolare preferenza verso "il settore finanziario che - secondo l'entità - è uno dei settori che potrebbe beneficiare di più della possibile ripresa".