I migliori e i peggiori fondi passivi di aprile

Eileeninca, Flickr, Creative Commons
Eileeninca, Flickr, Creative Commons

Dando uno sguardo alla fotografia mensile dell’industria dei fondi indicizzati quotati e non quotati, nel mese di aprile risulta ancora una volta evidente la volatilità dei listini. Questi strumenti essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte di un gestore attivo.

Secondo i dati Morningstar, prendendo in considerazione i fondi passivi registrati alla vendita in Italia, tra il miglior fondo passivo in termini di rendimento e il peggiore ci sono oltre 24 punti percentuali di differenza (escludendo i replicanti strutturati). Nel mondo dei fondi passivi quotati in Borsa, il replicante più performante di aprile è stato l’ETFS Live Cattle ETC, con un rendimento del 9,84% ad aprile e del 25,43% a un anno. Si tratta di un prodotto esposto al settore del bestiame, più precisamente all’allevamento dei bovini, e replica l’indice Dow Jones UBS Live Cattle Subindex in aggiunta al rendimento del collateral. In seconda e in terza posizione, troviamo l’iShares MSCI Poland USD e l’iShares MSCI Turkey USD, con un rendimento rispettivamente del 9,44% e del 9,36%. L’obiettivo dei due prodotti è quello di replicare il più fedelmente possibile la performance dell’indice MSCI Poland e MSCI Turkey, che nel 2017 hanno guadagnato rispettivamente il 27,13% e il 19,53%. Per quanto riguarda la situazione in Turchia, la vittoria del ‘Si’ al referendum costituzionale del 16 aprile ha di fatto aumentato considerevolmente i poteri dell’attuale presidente turco Tayyip Erdogan. A seguito del risultato del referendum, la lira turca si è rivalutata contro il dollaro, dopo un lungo periodo di debolezza. Il mercato ha accolto positivamente il risultato del referendum, dato che l'incertezza legata a una possibile vittoria del ‘No’ è stata scongiurata. Tuttavia, il rally potrebbe durare poco in quanto questi movimenti difficilmente durano a lungo e i mercati probabilmente torneranno a prendere in considerazione le maggiori sfide politiche della Turchia che riguardano le relazioni con gli Stati Uniti, Russia ed Europa, insieme alla questione curda.

Tra gli ETP meno performanti, troviamo un prodotto che investe nel cacao, un fondo esposto al settore dell’estrazione dell’oro, due strumenti petroliferi e uno esposto al nickel. Negli ultimi mesi il mercato delle materie prime agricole è stato colpito dal massiccio sell-off sul cacao, che ha reso la commodity particolarmente volatile. Performance deludenti anche per il mercato azionario canadese e per i panieri diversificati di materie prime.

Migliori ETP di aprile

Per quanto riguarda i fondi passivi non quotati, il mercato azionario europeo continentale ha segnato le migliori performance del mese. Troviamo infatti due fondi indicizzati esposti alle azioni large cap dell’Eurozona e tre fondi che replicano il più ampio mercato europeo (escluso il Regno Unito). Per quanto riguarda l’Eurozona, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’area euro per il 2017 all’1,7%, contro l'1,6% di gennaio. Per un’area che ha registrato una crescita molto lenta negli ultimi anni e che ha dovuto fare i conti con la Brexit e con risultati elettorali sorprendenti, il cambiamento è notevole. 

Fondi aperti indicizzati di aprile