I fondi di Aberdeen AM con il Marchio Funds People

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Safia Osman, Flickr, Creative Commons

Dei cinque fondi di Aberdeen con il marchio Funds People (e tutti con il rating Consistente) ben quattro dimostrano come la specializzazione della firma scozzese risieda nell’azionario emergente. Il primo prodotto è l’Aberdeen Global Japanese Equity, che è anche il più longevo visto che è stato lanciato nell’aprile del 1988. La sua gestione è affidata a Kwok Chern-Yeh e Adrian Lim e attualmente ha un patrimonio di circa 2,9 miliardi di euro. Il fondo investe soprattutto in società nipponiche a grande capitalizzazione, dalla Toyota alla Japan Tobacco. Con un rendimento medio a tre anni del 16% si aggiudica anche cinque stelle Morningstar.

Restando in area nipponica, il secondo prodotto consistente è l’Aberdeen Global Japanese Smaller Companies che invece investe appunto in azioni di società di dimensioni minori aventi sede, o che svolgono gran parte della propria attività, in Giappone. Anche questo fondo ha un rendimento medio su tre anni interessante, pari a circa il 17%.

Il terzo prodotto, lanciato nel dicembre 1996, è l’Aberdeen Global Indian Equity. È gestito da Hugh Young, direttore generale della casa d'investimento, insieme al suo team specializzato nell’azionario asiatico. Il patrimonio del fondo è di circa 3,1 miliardi di euro e possiede 4 stelle Morningstar. Tra i settori più quotati nel portafoglio troviamo finanza, materie prime, beni di consumo difensivi e tecnologia.

Il quarto fondo Consistente è ancora un’aziuonario emergente: si tratta dell’Aberdeen Global Eastern European Equity, che ha 12 anni di vita. Gestito da Joanne Irvinne ha un patrimonio di 49 miliardi di euro e si concentra su azioni di società aventi sede nell’Est Europa, soprattutto in Paesi come la Russia e la Turchia.

Infine abbiamo l’Aberdeen Global North America Smaller Companies, con un patrimonio di 97 milioni di euro e cinque stelle Morningstar, il fondo si concentra in settori come beni industriali e finanza dove operano le piccole e medie imprese statunitensi.

Come affermano da Aberdeen i fondi azionari condividono una filosofia di investimento comune: un rigoroso processo di investimento bottom-up sulla base di una rigorosa analisi delle aziende che avviene attraverso incontri e riunioni con i loro team di gestione: di fatto non hanno mai investito in una società, senza prima aver incontrato i loro manager. La selezione dei titoli diventa dunque la principale fonte di redditività, i fattori top-down sono un po’ relegati in secondo piano nella costruzione del portafoglio. Le allocazioni settoriali e geografiche sono il risultato della somma delle singole posizioni individuali che scommettono su un particolare settore o Paese. Questo processo porta alla costruzione di portafogli concentrati composti da aziende di qualità, ben gestiti e scambiati a prezzi ragionevoli,  secondo il team di gestione di ciascun fondo.