Hedge Invest lancia HI Africa Opportunities Fund

Alessandra_Manuli
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Il prossimo venerdì 6 marzo Hedge Invest SGR lancia sul mercato italiano il primo fondo long short azionario che investe sull’Africa sub-sahariana. La società indipendente degli investimenti alternativi guidata da Alessandra Manuli con circa 1,3 miliardi di euro di masse in gestione, offre agli investitori l’HI Africa Opportunities Fund, nuovo comparto UCITS alternativo single manager con strategia long/short equity, che va ad arricchire l’offerta della Sicav irlandese Hedge Invest International Funds plc. La Sicav è stata creata da Hedge Invest per offrire agli investitori la possibilità di investire su gestori alternativi di talento specializzati in nicchie promettenti con la liquidità, la trasparenza e le soglie di investimento tipiche dei fondi armonizzati. Lanciata a ottobre 2012, la Sicav gestisce attualmente un patrimonio 606 milioni di euro.

Il fondo ha un obiettivo di rendimento pari al 15% annuo e una volatilità intorno al 10%. La liquidità è settimanale. “Il comparto investe bilanciando posizioni rialziste con posizioni ribassiste, selezionando esclusivamente titoli negoziati pubblicamente in borse regolamentate di società che hanno la loro principale attività in Africa, con particolare riferimento a Nigeria, Sud Africa, Zambia, Ghana, Kenya e Zimbabwe”, commenta Manuli. La gestione, affidata a un team di Sub-Sahara Capital Management composto da sei professionisti, intende replicare il più possibile in forma di veicolo armonizzato europeo la strategia del fondo hedge SSCG Africa Opportunities Master Fund di Sub-Sahara Capital Management. “Scommettiamo sulle inefficienze del mercato e puntiamo alle tante opportunità offerte da singole economie africane in forte sviluppo”, spiega in conferenza stampa a Milano il portfoglio manager basato negli Stati Uniti, Eric Renander. “Il continente offre molte potenzialità. Basti pensare che la Banca mondiale prevede nel 2015 investimenti diretti esteri nell’area per circa 54 miliardi di dollari (37 mld nel 2014, ndr)”, continua e aggiunge: “le opportunità di investimento sono soprattutto sui servizi finanziari, sulla tecnologia e sulle infrastrutture. Il tasso di utilizzo dei servizi bancati è tra il 20% e il 40% (95% in USA). Il tasso di penetrazione di internet, poi, è solo al 16% (52% nel resto del mondo) e sta crescendo velocemente”.

Certo l’investimento comporta una buona dose di rischio, tanto che gli investimenti concentrati sull’Africa sono ancora molto pochi a livello globale. Storicamente, dal 2009 quando è stato lanciato, il fondo si è comportato bene anche se non sono mancati anni di forti ribassi. Precisa Manuli: “l’obiettivo di raccolta è inizialmente di circa 100 milioni di euro fino a 200 milioni e c’è una classe dove la soglia di ingresso è di 10mila euro”. Le classi sono tre e le management fee vanno da 1,3 a 1,75%. “Lo stiamo proponendo ai nostri clienti storici principali, family office, istituzionali, banche”, specifica l’ad. E conclude: “questo è un prodotto unico sul mercato. È innovativo e conferma il nostro focus sull’offerta di soluzioni a ritorno assoluto, in grado di assicurare diversificazione a un portafoglio tradizionale”. La gestione del rischio è parte integrante del processo d’investimento. Il portafoglio è costruito su un minimo di 25 e un massimo di 50 posizioni, un'esposizione netta inferiore al 50% e limiti di concentrazione per settore pari al 30% e del 10% per singola posizione. Rich Walter, Rich Walter, fondatore e ceo di Sub-Sahara Capital Management, in occasione della presentazione del fondo, ha detto: “cinque anni fa ho deciso di investire una buona parte del mio patrimonio sui mercati africani perché, nella mia lunga esperienza di trader, ho riscontrato che questi mercati offrono, attualmente e in prospettiva, le stesse opportunità di rendimento corretto per il rischio che si potevano vedere in America tra gli anni Ottanta e Novanta e in Europa a inizio 2000”.