Fineco si muove verso Piazza Affari

Borsa
Flickr, Creative Commons, Air Force One

C’è aria di rinnovamento e il settore del risparmio gestito lo sa bene. L’industria sta vivendo una fase di trasformazione e nei prossimi mesi non mancheranno movimenti sul mercato. A cominciare da Fineco che, nel corso dei prossimi mesi, dovrebbe sbarcare a Piazza Affari. L’idea, come da piano industriale 2013-2018 presentato dall’ad Federico Ghizzoni, è proprio quello di accelerare la crescita e potenziare la visibilità di mercato di una società leader nell’internet banking e wealth management.

L’Ipo di Fineco rientra tra le azioni che puntano a muovere fino a 30 punti base di capitale ottimizzando l’allocazione di capitale all’interno del gruppo UniCredit. Secondo gli analisti di Equita, Fineco vale circa 1,8 miliardi di euro, pari a 12 volte il rapporto prezzo/utile. In Borsa dovrebbe andare il 25-30% della controllata, con un introito per Unicredit di oltre 500 milioni di euro e una crescita al patrimonio di dieci punti base (in termini di Core Tier One), a fronte di un capital gain vicino a 200 milioni.

Fineco, divisione di Unicredit dedicata appunto all’internet banking e al wealth management, ha una struttura molto corposa: si parla di circa 2.450 promotori finanziari e clienti che si avvicinano al milione e asset gestiti che sono più di 42 miliardi. Se la quotazione dovesse andare in porto, Fineco diventerebbe l’unica banca quotata interamente online ma che si occupa anche di risparmio gestito. La struttura della banca, che non ha filiali, è snella e potrebbe senza dubbio risultare attraente per gli investitori anche in un’ottica di alleggerimento costi da parte della capogruppo.