Fight the SNB?

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Giusto qualche giorno fa, avevo avuto delle conversazioni con il desk proprio in merito alla possibilità che la banca centrale svizzera mollasse il peg. Le motivazioni a supporto di tale decisione di cui sentivo parlare erano, a mio modo di vedere, totalmente sbagliate perché assimilavano quello che si sarebbe poi concretizzato attraverso la decisione del Governatore Jordan a situazioni passate che erano esattamente il contrario. Molti giovani traders infatti parlavano del 1992, quando Soros fece " schiantare" la sterlina e la lira italiana, e quindi portavano gli esempi di quando gli hedge funds o il mercato in genere costringono una banca centrale ad ammainare bandiera e ad arrendersi. Questo, anche se da una parte è certamente  corretto, dall’altra non è rappresentativo di ciò che abbiamo visto. Mentre, infatti, Soros scommetteva sul ribasso della valuta (non sul rialzo) e lo faceva vendendo enormi quantità di titoli denominati in quella moneta e le banche centrali dovevano DIFENDERSI vendendo le riserve in valuta estera, che sono per definizione limitate, (non potendo essere stampate se non dalla propria banca di riferimento), qui è esattamente il caso contrario. Gli hedge funds e il mercato in generale vogliono detenere Franchi, che sono stampati dalla Banca centrale svizzera che può farlo all'infinito per definizione.

E’ la stessa differenza che c’è , per portare un esempio di facile comprensione, fra chi fa un mestiere che non ha domanda (e quindi non ha lavoro fisso ed è costretto a lavoretti saltuari per sbarcare il lunario) e chi invece è richiesto da tutto il mondo potendo decidere quando e come lavorare e stabilire il suo salario, perché tanto tutti vogliono solo lui. Questo è il Franco!
La Norvegia, estrae petrolio e lo vende in tutto il mondo, incassando valute estere, non certo corone norvegesi. Con questi soldi, il Paese nordico ha creato un fondo sovrano di centinaia di miliardi di dollari ( non so esattamente l'ultimo dato, ma sui 7-800 miliardi), con i quali ha fatto shopping in tutto il mondo, comprandosi obbligazioni ma anche pezzi importanti di società internazionali quotate, diversificando e partecipando alla crescita globale. La Svizzera, a differenza della Norvegia, non aveva neanche bisogno di estrarre petrolio. Già da qualche mese viene “pagata” per prestargli i soldi oppure per depositarli presso la sua banca centrale (interessi negativi), quindi tecnicamente poteva difendere il peg tranquillamente fino a quando poi la pressione non sarebbe diminuita, vendendo franchi stampati sui quali non paga nulla, anzi percependo un modesto interesse , ricevendo euro, dollari, sterline, yen etc etc con i quali poteva comprarsi di tutto di più a livello internazionale. Allo stesso tempo consentiva all'economia reale svizzera -  già cara a 1,20 -  di rimanere un minimo competitiva anche nell’export. Il Canton Ticino è in ginocchio, ma se escludiamo i cantoni che vivono soltanto sulla domanda interna, tutti quelli che fanno affari con l’Europa o gli Stati Uniti in genere avranno enormi difficoltà.

Ma la mossa di Jordan è ancor più incomprensibile se guardiamo alle enormi riserve valutarie che ha accumulato la BNS in questi anni di difesa del peg, che avrebbe potuto trasformare in attività reali con un fondo sovrano e che invece ieri, per loro stessa iniziativa, si sono trasformate in un’enorme perdita. Indicativamente, considerando che tali riserve si stimano in 500 miliardi (con il 50% in euro e il 30% circa in dollari), ci avviciniamo facilmente ai 100 miliardi (circa un sesto del PIL nazionale). Ancor più assurde le motivazioni di Jordan che ho ritrovato sulla stampa.  Il fatto che la BCE si metta a stampare a breve , cosa ormai risaputa dai mercati, quali enormi problemi avrebbe dovuto portare al bilancio della BNS, visto che la BCE è l'unica banca centrale che aveva ridotto il proprio bilancio negli ultimi anni, mentre le alter FED, BOE e BOJ avevano stampato strepitosamente? La cosa assurda è che io , come europeo prestato alla Svizzera, dovrei essere contento, perchè ieri, come tutti gli europei con azioni elvetiche in portafoglio, ho guadagnato, in quanto il cambio è salito più di quanto non sia scesa la Borsa svizzera.

Ma le banche svizzere piccole e medie come faranno, che si ritrovano asset diminuiti del 15% in un giorno, ma con le spese fisse in Franchi? Oppure pensate a tutte quelle aziende che hanno fatto acquisti importanti senza coprirsi il cambio, visto che la banca centrale  aveva detto più volte che non ce n'era bisogno e che quando andranno ad incassare euro e dollari avranno immediatamente una perdita secca in conto capitale. Mi auguro che anche il mercato capisca che tutta la forza del Franco svizzero che fa sì che la gente si sia sempre precipitata a comprare questa valuta ( di carta come tutte le altre valute del mondo) deriva proprio dal fatto che questo Paese abbia sempre fatto della saggezza, della sicurezza e dell’efficienza il suo asset più importante. Ma le esagerazioni rovinano tutto e se uno Stato diventa un deserto, oppure un campo da golf o ancora una località sciistica riservata agli ultraricchi mondiali (vi viene per caso in mente Dubai?), allora ciò potrebbe anche decretare la morte della sua economia reale e della classe media, che avevano reso la Confederazione Elvetica un porto sicuro cui approdare. A quel punto la valuta allora scenderebbe per effetto dell'esodo al contrario, di tutti quei cittadini svizzeri che non potranno più permettersi di viverci (magari perchè hanno perso il lavoro) dovranno emigrare nella meno cara Europa, vendendo quindi asset denominati in Franchi, generando altresì un movimento potenzialmente deflattivo.

E allora, considerando questo scenario apocalittico, sapendo che tenere Franchi svizzeri è costoso per gli interessi negativi sui depositi, che nel breve coloro che hanno scommesso su quanto è successo hanno guadagnato, non conviene che piano piano il cambio se ne ritorni verso il famoso 1,20? E non, attenzione, a causa di un peg fisso, ma perchè quella è una valutazione corretta per tutti. Non sono un banchiere centrale e non lo sarò mai, ma se lo potessi fare per un giorno, dopo aver levato il cambio fisso e aver detto che mi riservo di entrare sul mercato se lo ritengo opportuno, entrerei davvero a gamba tesa e a mercati aperti e "squizzerei" tutti quelli che sono dentro al recinto, facendo una tonnara. Dopodichè, vorrei vedere chi si avvicina di nuovo al recinto. A Zurigo probabilmente non si usa dire “Never fight the SNB”.