Ecco il primo fondo gestito da un robot (made in Germany)

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foto: autor littlelostrobot, Robot Noir, Flickr, creative commons

Due società di gestione tedesche si sono unite per lanciare sul mercato il primo fondo d’investimento gestito totalmente da un robot. Si tratta di Acatis e BayernIvest. Entrambe si sono associate per creare il BayernInvest Acatis KI Aktien Global Fonds, prodotto azionario globale che sarà controllato completamente dall’intelligenza artificiale, giacché nessu gestore interverrà nel processo decisionale. Come a dire che, la selezione dei titoli, il peso che hanno in portafoglio e il riposizionamento saranno a carico esclusivo di una macchina. Il suo modello d’apprendimento va progessivamente adattandosi al contesto di mercato e si propone un investimento con un orizzonte di lungo periodo. Acatis ritiene che questo tipo di apprendimento possa essere equiparato a quello di un analista con anni di esperienza nel settore.

"Nel corso della sua carriera, l'analista conosce molte aziende e ottiene informazioni. Col passare del tempo, sviluppa la capacità di individuare dei modelli nelle compagnie e nei loro bilanci. Impara anche a capire quali sono le caratteristiche più importanti. La sua esperienza lo aiuta a contestualizzare meglio e più velocemente nuove situazioni. I modelli di apprendimento del robot funzionano in modo simile: imparano a individuare indipendentemente dei modelli nei bilanci, che vengono poi utilizzati per nuovi dati. Più dati saranno disponibili per il sistema, più il sistema sarà in grado di imparare e acquisire esperienza. Allo stesso tempo, via via che il volume dei dati cresce, aumentano le esigenze nelle prestazioni d’elaborazione", spiega la società di gestione. Rispetto alla figura dell’analista, Acatis individua poi due vantaggi fondamentali legati all’intelligenza artificiale: maggiore capacità e distacco emotivo. La casa d’investimento sostiene inoltre che i modelli di apprendimento dei robot possono trovare dei modelli che gli esseri umani non potrebbero rilevare.

La società ha cominciato ad utilizzare l'intelligenza artificiale nell’ottobre 2016, quando ha testasto questo sistema per preselezionare i titoli del fondo Acatis Global Value Total Return. In questo caso però la decisione finale di asset allocation in portafoglio è presa sempre da Hendrik Leber, fondatore di Acatis. La SGR tedesca ha stabilito una joint venture con NNAISense chiamata Quantenstein, che mira a sviluppare modelli di intelligenza artificiale in grado di generare valore degli investimenti a lungo termine.

Al momento il fondo è registrato alla vendita solo in Germania. L’investimento minimo è di 50.000 euro, è rivolto ad una clientela istituzionale e ha un TER dell’1,03%. Ma potrebbe essere il primo passo per una rivoluzione nel settore del risparmio gestito, come insegna d'altronde anche la decisione, presa proprio in questi giorni da BlackRock, di sostituire alcuni gestori con l'intelligenza artificiale.