Arriva il nuovo Global FX Code

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Il Sistema Europeo delle Banche Centrali da molta importanza al mercato dei cambi, adottando una serie di misure volte anche a garantire l’integrità del mercato. Lo scorso giovedì 8 giugno, a Milano, l’Associazione Operatori dei Mercati Finanziari (Assiom Forex) ha presentato il Global FX Code, il nuovo codice del mercato forex, che parte dalla premessa della manipolazione dei cambi che hanno intaccato il funzionamento del mercato, ed ha come obiettivo quello di standardizzare le regole di comportamento sui cambi valutari, appunto, generando un mercato solido, equo, liquido, aperto e trasparente, sorretto da standard etici. Antonio Scalia, vice capo Servizio Operazioni sui Mercati di Banca d’Italia, fornisce qualche numero sul mercato dei cambi nel contesto italiano, dove, a livello globale, l’Italia rientra nella top 30 in termini di volumi, e solo undicesima a livello europeo, con 18 miliardi di dollari di masse in tale mercato. Il codice unico ha quindi una caratteristica globale, ed è volto sia al buy-side che al sell-side, nonché agli attori del mercato FX, fornitori di servizi di esecuzione, come piattaforme di trading e piattaforme di sistemi di settlement.

Anna Fistolera, della Commissione Formazione Assiom Forex, presenta gli approfondimenti del model code, illustrando i principi su cui tale codice è basato, ovvero sull’etica, nel rispetto dell’integrità del mercato; governance, dove è fondamentale una chiara visione dei ruoli e delle responsabilità; execution, per garantire un mercato liquido, trasparente ed equo; condivisione delle informazioni, col divieto della diffusione di informazioni confidenziali; gestione del rischio compliance, con controlli che identificano e gestiscono rischi del mercato FX; e infine sul regolamento, dove i partecipanti del mercato devono disporre di un framework trasparente ed essere efficienti onde evitare di incorrere in eventuali rischi.

I fondi currency con marchio Funds People 2017

A proposito di mercato dei cambi, sono due i fondi che vantano del marchio Funds People 2017 che investono in valute e operazioni di cambio, sono entrambi Consistenti che rientrano nella categoria degli alternativi currency. Il primo è il Pioneer Funds Absolute Return Currencies, con un patrimonio totale pari a 711 milioni di euro, e un rendimento annualizzato a tre anni pari al +3,31%, che mira a conseguire una performance positiva in tutte le condizioni di mercato, investendo principalmente in un'ampia gamma di valute di qualsiasi area geografica. Il gestore utilizza sia analisi di mercato che analisi economiche per individuare l'andamento dei tassi di cambio, nonché i titoli più interessanti, attraverso una gestione flessibile dell'esposizione alle diverse valute e dell'allocazione delle attività tra le valute e altri investimenti. Il fund manager può inoltre investire in obbligazioni (principalmente a breve termine) e in titoli e depositi del mercato monetario, con l'obiettivo di trarre vantaggio dalle variazioni dei tassi di cambio e di coprire l'esposizione valutaria. Il comparto può infine utilizzare derivati per ridurre i rischi, per una gestione efficiente del portafoglio e come esposizione (a lungo o a breve termine) ad attività, mercati o flussi di reddito.

L’altro fondo currency con rating Consistente è il Pictet-Global Emerging Currencies, con masse totali pari a circa 66 milioni di dollari, e con un rendimento annualizzato a tre anni pari al +5,51%. Il comparto ha come obiettivo quello di perseguire una crescita del reddito e del capitale, investendo almeno i due terzi delle sue attività totali in un portafoglio diversificato di valute e di strumenti derivati di qualsiasi tipo su valute dei paesi emergenti. Il fund manager gestisce il fondo con un approccio attivo, in un quadro di rigidi controlli dei rischi. Per quanto concerne gli strumenti finanziari, il gestore può investire in obbligazioni o altri titoli di debito denominati in RMB tramite il Qualified Foreign Institutional Investor (QFII), fino ad un massimo del 35% del suo patrimonio netto, e/o il Renmimbi QFII (RQFII). Gli investimenti in Cina possono essere effettuati, tra l’altro, sul China Interbank Bond Market (CIBM).