Ecco i benefici che la MiFID II prevede per l'investitore

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Nicoletta Antonini, Flickr, Creative Commons

I principali vantaggi che la direttiva MiFID II porterà al mercato finanziario italiano riguardano soprattutto una maggiore personalizzazione del servizio, l’introduzione di nuovi prospetti informativi e più garanzia per il risparmiatore per quanto riguarda le commissioni di remunerazione per l’intermediario, più difficili da applicare in mancanza di un adeguato rendimento per l’investitore. Entrando in dettaglio, per gli esperti di Euclidea SIM i benefici che la MiFID II prevede per l’investitore sono soprattutto tre:

1. Efficientamento del processo di consulenza finanziaria
Ogni intermediario finanziario dovrà garantire che i prodotti finanziari siano adeguati ai clienti cui vengono offerti. In che modo? Prima di tutto comprendendo a fondo le caratteristiche degli strumenti finanziari proposti e, oltre a questo, categorizzando correttamente le varie tipologie di cliente e assicurandosi che i prodotti e servizi offerti siano allineati con gli interessi dell’investitore. Il consulente dovrà inoltre produrre dei report aggiornati al fine di continuare a monitorare gli interessi del risparmiatore.

2. Abolizione delle commissioni aggiuntive
Questo punto riguarda le remunerazioni aggiuntive che i consulenti o gestori ricevono dagli emittenti o dalle case prodotto. Queste, nello specifico, non saranno più contemplate e, le uniche fee ricevute dall’intermediario indipendente dovranno essere quelle pagate direttamente dal cliente/investitore. Tale variazione, prevista dalla MiFID II, è stata considerata per evitare che si presentino meccanismi di remunerazione che potrebbero spingere gli operatori a suggerire specifici strumenti finanziari a discapito di altri senza considerare le esigenze e gli obiettivi del risparmiatore.

3. Maggiore chiarezza informativa
La maggiore chiarezza informativa, introdotta dalla MiFID II, riguarda principalmente due aspetti: in primis la migliore comunicazione rispetto gli strumenti finanziari offerti, che devono essere sufficientemente diversificati per garantire i diversi obiettivi di investimento dell’investitore con l’obiettivo di renderlo maggiormente consapevole di cosa avviene ai suoi risparmi. In secondo luogo la maggior chiarezza e trasparenza rispetto al tipo di consulenza che l’intermediario propone all’investitore: indipendente o non indipendente?