DNCA Invest Value Europe: ricerca costante di nomi di qualità

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Una strategia value che ha battuto nel 2015 e su un periodo di tre e cinque anni più del 90% dei suoi concorrenti di categoria, con rischi contenuti. Questa è la motivazione che ha portato gli analisti di Morningstar ad attribuire al fondo DNCA Invest Value Europe A il premio come miglior fondo azionario nel segmento Europa. Il fondo vanta inoltre cinque stelle e il rating Bronze di Morningstar e fa parte del ranking dei fondi Consistenti Funds People.

Il nostro approccio value mira a selezionare le società che hanno una certa solidità finanziaria a livello europeo. Questo significa valutarle tenendo conto dei loro fondamentali”, spiega Isaac Chebar , alla guida del team di gestione del fondo insieme a Lucy Bonmartel. “Il nostro obiettivo è ricercare società sottovalutate che hanno un significativo potenziale di miglioramento dei margini normalizzati, tenendo sempre sotto controllo il rischio”. Uno degli elementi chiave della strategia di investimento è  la valutazione delle società e il livello di conoscenza delle stesse. “E’ molto importante analizzare il  bilancio nel corso degli anni e valutare come ogni singolo titolo sia stato in grado di evolvere soprattutto nel corso dell’ultimo ciclo di attività (in media 7 anni). Attenta gestione del rischio e ricerca costante di nomi di qualità, sono quindi due delle principali caratteristiche del fondo. “Il nostro approccio value cerca di individuare le società che hanno al loro interno del valore”, sottolinea Chebar. “Non solo rapporto tra profitti e perdite, l’analisi effettuata dai nostri gestori tiene conto di tutti gli elementi che compongono il bilancio”.

La costruzione del portafoglio è l’elemento chiave del processo. Il portafoglio è volutamente concentrato in modo da non disperdere energie da quelle che sono considerate le idee forti di investimento. “Cerchiamo di mantenere sempre un equilibrio tra i titoli inseriti e il livello di rischio puntando molto sulla diversificazione soprattutto a livello settoriale”. Il gestore ritiene che il petrolio e il settore bancario sono ad oggi super valutati ma che in momenti di forte pessimismo possono offrire opportunità interessanti soprattutto nel lungo periodo.  “Stiamo investendo nei titoli bancari, circa il 9% del portafoglio indipendentemente dal peso dell’indice. Stiamo puntando sulle realtà più levereggiate che possono contare su un programma di ristrutturazione valido. Inoltre l’azionario europeo, nonostante la volatilità di breve periodo, continua a essere un asset class di valore se si è disposti ad avere una prospettiva più di lungo termine. Ed è su questo che i nostri team sono focalizzati”, conclude il gestore.