Cinque ragioni per investire in Giappone nel 2016

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foto: Moyan_Brenn, Flickr, Creative Commons

La tesi d'investimento che ha accompagnato il mercato giapponese dal 2013 è stato il successo delle riforme e politiche conosciute come Abenomics. Tre anni dopo l'arrivo di Shinzo Abe al governo, è possibile osservare l'impronta di alcune di queste riforme nel mercato azionario del Paese. Julian Wellesley, analista dell'azionario globale in Loomis Sayles (parte di Natixis Global AM) ha individuato cinque motivi che contribuiscono a rinnovare l'entusiasmo per questa asset class.

1. Miglioramento continuo della corporate governance

"È una notizia davvero ottima per tutti gli investitori dei titoli giapponesi, ma anche per quei giapponesi che stanno risparmiando per la pensione", affermano da Loomis Sayles. Wellesley sottolinea la crescita della quota di benefici per il pagamento dei dividendi (payout) l'aumento di amministratori non esecutivi e gli sforzi notevoli delle società giapponesi per migliorare il rendimento sui titoli (ROE).

2. Miglioramento del sentiment tra gli amministratori delegati...

La società di gestione nota che gli investimenti nelle società a piccola capitalizzazione in capex sono migliorati dallo scorso anno, dopo che lo stesso Abe avrebbe incoraggiato le società nazionali a migliorare la loro spesa sul capitale e aumentare i salari. Inoltre le banche giapponesi possiedono asset importanti e con il minimo rischio di contagio dalla Cina. Per rafforzare il miglioramento del sentiment, l'analista racconta il seguente aneddoto: "Anche se l'impatto dell'Abenomics sul PIL e l'inflazione è stato deludente, un dirigente finanziario che ho incontrato recentemente ha descritto il contesto imprenditoriale come 'il migliore degli ultimi 20 anni".

3... e anche del settore immobiliare di Tokyo

Il sentiment migliore si estende anche verso un altro settore chiave dell'economia, il settore immobiliare. Come esempio, Wellesley osserva che ci sono solo il 2% di posti vacanti in Marunouchi, il cuore del quartiere finanziario di Tokyo, e che questo dato dovrebbe comportare un aumento degli affitti. L'analista mette in evidenza il potenziale di rialzo del settore nella capitale del Paese, dal momento che i prezzi sono ancora a buon mercato, anche se si è visto un aumento dei prezzi degli affitti.

4. Il Paese ha beneficiato del consumo cinese

Contrariamente a quello che gli investitori possono temere, l'esperto di Loomis Sayles indica che il Giappone ha beneficiato del maggior potere d'acquisto dei cittadini cinesi, che hanno dedicato parte dei loro ingressi nel turismo in Giappone... essendo una delle destinazioni scelte. Non sono gli unici: "Il Paese ha iniziato ad attirare viaggiatori dalla Corea del Sud e da altri Paesi vicini asiatici", ha detto Wellesley, che attribuisce questa tendenza a uno yen più economico. Ciò fornisce un altro fatto curioso sul boom del turismo: molti imprenditori hanno scelto di trasformare i "love hotel" (che affittano camere a ore), in ostelli per soddisfare la domanda per le vacanze.

5. Shinzo Abe conserva la sua credibilità

"Abe è determinato a realizzare gli obiettivi", dice il rappresentate di Loomis Sayles. Secondo lui, il premier giapponese ha supportato le sue opere con le parole, e fornisce il seguente esempio: per favorire l'inserimento delle donne nel mondo del lavoro, dal prossimo anno le società giapponesi dovranno pubblicare la percentuale effettiva di donne che lavorano in posizioni di responsabilità. Molte aziende hanno anticipato questa richiesta, e Wellesley evidenzia la nomina nel consiglio di amministrazione di una banca, la Mizuho Financial, di Hiroko Ota, ex ministra dell'Economia e delle Finanze. "Anche dieci anni fa sarebbe stato impensabile che una delle principali banche giapponesi avesse una donna a capo", dice l'analista.