"C'è il bisogno di prodotti trasparenti e allo stesso tempo che offrano performance di livello"

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Funds People

Etica SGR ha raggiunto il miliardo di patrimonio nei suoi prodotti socialmente responsabili. Sul mercato italiano si è aperta una porta per questo tipo di veicolo; ci sono due ragioni fondamentali: il cliente finale sta capendo meglio i fattori che intervengono nella scelta delle società e dall'altra parte i fondi stanno offrendo rendimenti interessanti.

Funds People ha chiesto ad Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica SGR, alcune considerazioni importanti del settore.

Secondo i dati di crescita, il cliente locale capisce sempre meglio la vostra filosofia; tuttavia, quali crede siano le principali sfide dei vostri veicoli per gli anni seguenti?

"Negli ultimi anni è maturata tra i risparmiatori l’esigenza di un utilizzo più responsabile dei risparmi, il bisogno di prodotti trasparenti, legati all’economia reale e allo stesso tempo in grado di offrire performance di livello. I piccoli risparmiatori hanno imparato a conoscerci e ad apprezzarci. Basti pensare che da un recente sondaggio svolto tra i nostri clienti è emerso un livello di soddisfazione del 99%. Esistono comunque ancora ampi margini di crescita e miglioramento. Il nostro Paese è ancora indietro rispetto al resto d’Europa: gli investimenti socialmente responsabili italiani pesano circa il 2% sul totale del Vecchio Continente.

Un gap che potrà essere colmato se anche i grandi investitori istituzionali si avvicineranno in maniera più decisa alla finanza etica, come già accade in Francia o in Germania. Siamo molto fiduciosi: negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante e siamo convinti che ci siano le basi per fare il salto di qualità anche nel nostro Paese. Il crescente interesse di fondi pensione e casse di previdenza al tema dell’investimento responsabile ne è una dimostrazione evidente".

C'è un tipo di società più etica di altre? come sono i profili delle vostre principali scelte?

"È ovviamente difficile dare una definizione assoluta. Molto dipende dal settore e dal contesto in cui opera ogni azienda, con le sue specificità. Per questo motivo siamo convinti che la cosa importante sia stata per noi adottare un metodologia di analisi certificata ISO 9001, rigorosa e trasparente, che ci permette di analizzare molteplici aspetti, come il rispetto dell’ambiente,  gli aspetti di corporate governance, gli aspetti sociali e il rispetto dei diritti umani.

Ma la finanza etica non si limita a investire in aziende e Stati virtuosi sul piano dei comportamenti sociali e ambientali: è per sua natura una finanza partecipata, che cerca di creare un dialogo con i soggetti finanziati. Per questo motivo siamo pionieri in Italia nell’azionariato attivo, partecipando alle assemblee delle società in cui investono i nostri fondi e dialogando con loro, cercando di indirizzarle verso pratiche più attente alla sostenibilità. Nel primo semestre di quest’anno abbiamo votato alle assemblee di circa 20 aziende, metà delle quali italiane".

Avete in piani dei nuovi lanci o credete che la gamma attuale soddisfi le esigenze dei vostri clienti potenziali?

"Attualmente stiamo lavorando allo studio e sviluppo di nuovi servizi a valore aggiunto per i collocatori e i clienti. In particolare ci stiamo focalizzando su un miglioramento e una maggiore flessibilità delle modalità di sottoscrizione PAC (piano di accumulo) e switch.

Lavoreremo, inoltre, per migliorare ulteriormente il servizio di formazione e assistenza continua alle reti di collocamento e dei partner commerciali. La nostra società può contare su oltre 200 accordi di collocamento, principalmente con banche diffuse su tutto il territorio nazionale, ma anche con reti di promotori e collocatori online. È per noi fondamentale supportarli in tutte le attività pre e post vendita. Infine, cercheremo di sviluppare ulteriormente i rapporti con la clientela istituzionale, cui è dedicata una classe di quota ad hoc di tutti i nostri fondi, oltre che il servizio di consulenza ESG (Environmental, Social e Governance) e di azionariato attivo. Novità sulla gamma prodotti potrebbero comunque arrivare a partire dall’anno prossimo", conclude.