Bond aggregati europei

Questo tipo di asset è stato capace di ottenere rendimenti molto elevati dall’inizio dell’anno (+3,3% fino alla fine di marzo, secondo il Barclays Euro Aggregate TR Index). La causa principale è stata la buona performance sia del debito pubblico sia del credito, giacché tutti e due questi asset sono presenti, in maggior o minor misura, nei portafogli di questi tipi di fondi. Il sostegno offerto dall' implementazione delle misure di stimolo monetario da parte delle banche centrali ha provocato nuovi minimi dei rendimenti offerti dal debito pubblico. Di fatto, il 40% del mercato delle obbligazioni offre attualmente rendimenti negativi.  In parallelo, il fatto che i ritorni offerti dal debito pubblico siano caduti a livelli minimi ha stimolato la ricerca di yeld, facendo crescere la domanda di asset di credito. 

I fondi aggregati hanno giusto questo vantaggio rispetto ai fondi puri di obbligazioni dei governi: sono capaci di offrire un rendimento extra grazie alla parte del portafoglio investita in bond corporate, normalmente di alta qualità. Se guardiamo la composizione dell’indice Barclays, circa il 60% è rappresentato dal debito pubblico, e un 40% da debito più vincolato al credito.  

 

All’interno di questa categoria, possiamo trovare differenti profili di fondi. Da un lato, quelli che sono più coscienti della composizione dell’indice e fanno in modo che la propria rimanga in linea con quella: sono i fondi con un basso livello di tracking error e nulle o scarse scommesse fuori dall’indice. Dall’altro lato, ci sono quei fondi che si muovono con maggior libertà sulla composizione per settori, Paesi e durazione. 

Fondi Marchio
FIDELITY EURO BOND SFP_C
BGF EURO BOND  
INVESCO EUROPEAN BOND  
HSBC GIF EURO BOND  
BNY MELLON EUROLAND BOND  
GS EUR FIXED INCOME PORTFOLIO  
BLUEBAY INVEST. GRADE EURO AGGREGATE BOND  SFP_C

 

Distribuzione per paesi
Portafoglio medio totale di ogni trimestre e prime posizioni di ogni fondo individuale a febbraio, in percentuale. Fondi selezionati da Allfunds Bank. Fonte: Allfunds Bank.

Paese Agosto 2014 Novembre 2014 Febbraio 2015
Italia 18,23 18,58 16,71
Francia 14,42 13,87 13,97
Spagna 12,81 11,2 11,62
Germania 9,47 10,74 9,44
Regno Unito 7,81 9,47 7,11
Paesi bassi 7,19 5,69 5,35
Unione Europea 3,26 2,75 5,28
Irlanda 2,22 2,19 4,79
Stati Uniti 3,21 4,96 4
Portogallo 1,6 1,59 3,08
Belgio 3,01 2,18 1,62
Lussemburgo 1,91 2,22 1,6
Svizzera 1,01 0,92 1,19
Norvegia 1 1,05 0,98
Finlandia 0,89 0,61 0,87
Slovenia 0,51 0,85 0,81
Cipro 0,95 0,73 0,77
Austria 1,13 0,89 0,76
Lettonia 0,5 0,43 0,75
Romania 0,67 0,6 0,64
Danimarca 0,22 0,23 0,57
Canada 0,4 0,21 0,51
Lituania 0,03 0,31 0,5
Messico 0,23 0,19 0,48
Slovacchia 0,74 0,38 0,47
Otros 6,6 7,17 6,14

 

A seconda del profilo del cliente e della situazione del mercato, alcuni prodotti sono più adeguati degli altri. In un panorama come l’attuale, con i tassi a livelli minimi, la capacità di investire in asset fuori dell’indice, come le emissioni con basse qualificazioni creditizie (high yeld) o il debito dei mercati emergenti, può apportare l’extra di ritorno che stanno cercano gli investitori. 

Durata e posizione

Nei fondi aggregati, i gestori devono prendere decisioni relative alla durata, la posizione della curva dei tassi, l'assegnazione settoriale per tipologia di asset (governi rispetto a credito), la scelta delle emissioni (che ingloba il rischio creditizio e gli aspetti strutturali) e la valuta.

La gestione della durata e la posizione sulla curva sono stati elementi chiave nell’ultimo anno. Il rally sperimentato dai bond sovrani, grazie alle misure straordinarie adottate dalla Banca Centrale Europea per stimolare la crescita e generare una maggiore inflazione, ha premiato quei fondi che hanno giocato con un appiattimento della curva europea. 

Anche la posizione sui Paesi è stata un fattore chiave. Il ritorno extra offerto dal debito dei Paesi periferici ha premiato quei fondi che avevano sovraponderato questi Paesi nel loro portafoglio.  Si può dire che è stata una scommessa molto comune, ma positiva. Considerato il rally sperimentato da questi Paesi, negli ultimi tempi i gestori continuano a dar loro protagonismo nei portafogli, ma si mostrano più cauti.

Distribuzione per qualità creditizia del fixed income
Portafoglio medio totale di ogni trimestre e prime posizioni di ogni fondo individuale a febbraio, in percentuale. Fondi selezionati da Allfunds Bank. Fonte: Allfunds Bank.

Rating Agosto 2014 Novembre 2015 Febbraio 2015
BBB 25,06 25,33 17,6
AAA 12,25 14,97 13,64
BBB- 5,47 5,19 7,26
BBB+ 9,05 9,91 7,06
AA 5,93 2,64 6,48
A- 4,46 5,45 5,84
A 5,32 5,43 5
AA+ 8,49 8,54 3,72
BB+ 2,49 2,36 2,85
BB 1,59 0,98 1,32
AA- 3,24 1,9 1,01
B+ 0,31 0,92 0,95
A+ 1,71 1,76 0,89
B- 0,81 0,56 0,76
B 0,97 0,17 0,51
BB- 0,31 0,5 0,4
CCC- 0,16 0,16 0,15
altri 12,37 13,24 24,58

 

D’altra parte, anche le posizioni in credito hanno generato valore per i fondi, per il buon comportamento che ha seguito questo tipo di asset. L’anno scorso, il Barclays Euro Aggregate Corporate TR ha ottenuto un rendimento del 8,4% e, con dati di marzo, continuava a generare un 1,4%. In questo ambito sono importanti le decisioni del gestore rispetto a quali settori preferire nel corporate, così come quali emissioni scegliere rispetto alla struttura del capitale. I differenziali delle compagnie non finanziarie si sono ristretti in modo notevole, procurando profitti per i gestori con investimenti in questo segmento. La maggior parte dei gestori trovano ancora valore nel debito finanziario subordinato e nel debito ibrido delle società non finanziarie, dove le valutazioni non sono tanto aggiustate e le cedole offerte sono interessanti. 

Le decisioni sulla valuta di solito sono poche per questo tipo di fondi. Si tratta di un rischio che la maggioranza dei gestori non vuole assumere, perché può generare una volatilità eccessiva che presuppone un rischio addizionale. Tuttavia ci sono fondi che lasciano un certo margine per vendere o acquistare in valute diverse dall'euro, come per esempio il BNY Mellon Euroland Bond Fund.